Cereali e dintorni. Come se non bastasse anche il medio oriente si infiamma…

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 di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 9 ottobre 2023  – Prima il covid, poi la guerra, poi la siccità, da sempre la finanza speculativa coglie occasioni per soffiare su ogni brace, la paura della Peste Suina Africana, ora anche Israele… e intanto le bombe cadono anche sul porto di Odessa. I corridoi del mar Nero per ora tengono, ma la tensione è alta e sale.

Cosa ci aspetta, in un mercato “stanco” con consumi ridotti, ma con Stock di fine campagna stazionari da temp?

La situazione sta diventando molto tesa e pericolosa, specie per i paesi importatori come l’Italia; infatti, per i cereali dipendiamo dall’estero per poco oltre il 50% del fabbisogno, mentre per il comparto proteoleaginose per circa il 75%.

A ciò si aggiunga che le tensioni internazionali influiscono sul cambio dove Dollaro e lo Yen diventano beni rifugio come l’oro! Tutto a discapito dell’Euro che potrebbe indebolirsi!

L’altro anello debole è la logistica che già a livello mondiale è ancora fortemente condizionata dal fatto che diversi grandi hub portuali siano in mano alle grandi multinazionali di settore (le famose 7 sorelle come quelle del petrolio).

Cosa fare?  Stare accorti sul mercato e ricordarsi della famosa regola dell’agire con le coperture in ragione di 1/3+1/3+1/3.

Intanto mentre scriviamo i mercati telematici delle materie prime sono tutti in rialzo!

Chi conserva memoria commerciale si ricorderà cosa successe a marzo del 2022 dopo lo scoppio delle Guerra in Ucraina, ora da Israele per il nostro settore fortunatamente non arriva nulla, ma una guerra in più con attori di calibro ancora nell’Area Europea non è una bella cosa.

Siamo come scrisse il Manzoni, rivolto a Don Abbondio: “come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro”     

Indici Internazionali al 5 ottobre 2023

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.778 punti, il petrolio wti è sceso a circa 85,00 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,05239 ore 13,49

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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