di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 20 agosto 2021 –
Proviamo a fare delle ipotesi:
La prima: il mercato resta teso con i prezzi elevati come adesso per il comparto farina di soya; per il comparto cereali il grano terrà alte le quotazioni, ma in modo distinto, in quanto grano e orzo rincarano; per il mais ci sarà una flessione nel pieno del raccolto, ma dovendo importare quasi il 50% non ci sarà di certo un crollo. I sottoprodotti industriali resteranno anch’essi sostenuti.
La seconda: il calo dei consumi mondiale e un rallentamento della produzione/sviluppo Cinese potrebbe portare ad un ridimensionamento dei valori, ma per questo occorreranno comunque dei trimestri se non un semestre intero per verificarlo.
La terza: il mercato prende un andamento cosiddetto “laterale”, quindi prezzi alti, ma senza più prestare margini di guadagno lauti e questo porta i fondi a cercare altre commodities. Quindi solo a fronte di grandi raccolti e calo dei consumi si potrebbe approdare ad un sensibile ridimensionamento, ma anche qui i tempi sono lunghi e presumibilmente occorrono almeno tre cicli di raccolto nel mondo.
Per ogni scenario sopra esposto occorre considerare il problema dei noli e della logistica. Un problema che potrà normalizzarsi solo sul lungo periodo e, con una netta inversione della pandemia ma anche in tal caso si indicano di tempi lunghi. Pensare solo ai milioni di container bloccati in giro per il mondo per problemi sanitari, cosi come le varie soste di quarantena obbligata per le navi e loro personale.
Quindi, comunque sia, i tempi non sono brevi, a meno di eventi imprevedibili e condizionanti, abbiamo di fronte un periodo di quotazioni sostenute. Queste saranno ancora più sostenute nel comparto ogm free, mentre per il mondo del biologico potrebbero subire una contrazione il differenziale di prezzo con il mondo del convenzionale. In sintesi, se oggi il differenziale è di 50-60€ ton questo potrebbe ridursi sensibilmente.
Far fronte a questo non è, né semplice né facile, ma certo non impossibile, e molti prodotti alternativi si dovranno riportare alla luce e far vivere una nuova “giovinezza”.
Un concetto deve essere chiaro: per tutto questo periodo la cosa più SCONSIGLIABILE da fare è quella di farsi trovare senza merci sia sul fisico che sul contrattuale.
Pertanto è necessario azzerare dalla memoria i prezzi del lungo periodo precedente 2014/2020 e adeguarsi al fatto di avere di fronte ancora un periodo variabile con prezzi alti per un periodo direi a medio lungo.
Sicuramente il nostro genio Italico ci aiuterà a trovare soluzioni compatibili.
INDICI INTERNAZIONALI 18 AGOSTO 2021
L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 3.857 punti, (premi/noli in aumento) il petrolio wti gira a circa 67 dollari al barile, e il cambio gira a 1,17213 ore 10.20.