di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 07 settembre 2022 – A seguire i prezzi del 6/9/22:
Mentre vi scrivo il mercato telematico segna cali diffusi: il rally delle materie prime sta rallentando, ma non così il mercato delle energie! E le ricadute si sveleranno a breve.
Come si può facilmente ben dedurre, non c’è un orizzonte rassicurante, ieri in Granaria a Milano il malessere era diffuso così come la preoccupazione per fermi e cali di produzione di industrie agroalimentari, così come la preoccupazione per la mancanza di alcuni sottoprodotti sia nazionali che di importazione. Si sta anche delineando una carenza di trasporto su gomma dall’estero perché come già scritto in passato alcune filiere si stanno spegnendo e quindi, senza certezza di viaggi di ritorno, mancano anche le spedizioni. Inoltre, alcuni stati Ue nostri abituali fornitori stanno rallentando le esportazioni First of All… US! (noi prima di tutti!, questo è il loro concetto).
Ecco perché consiglio caldamente di approfittare delle ultime possibilità di acquisto di mais estero vecchio raccolto da fare per la qualità non per il prezzo. Altrimenti adattarsi all’idea del mais su base portuale.
Il mercato interno in “pillole”. -Grani teneri fermi, ma con tendenza cedente, -Grani duri cedenti, -Orzi fermi, -Mais cedente, ma con una complessa e variegata situazione di mercato (geografica e sanitaria). Sottoprodotti del mais si segnala che la forbice tra prezzo del mais e farinette di mais si sta restringendo, Cruscami appena cedenti dal sud ancora poca merce e al nord molini in calo di lavorazione, -Fibrosi sempre più tenuti, -Polpe stellari, -Buccette di soya che a Ravenna mancano, -Proteici in calo, -Oli in calo, -Melassi fermi, ma sostenuti.
Scambi limitati al solo breve termine.
L’INCERTEZZA REGNA SOVRANA anche tra i grandi operatori, comunque, a solo titolo di informazione, con il calo dei premi avvenuto in Argentina, oggi i prezzi della farina di soya proteica sul 2023 dovrebbero scendere finalmente sotto le 500€/tonnellata.
Per il mondo delle bioenergie mi permetto segnalarvi la possibilità di fermare per i prossimi 30-40 gg residui umidi della lavorazione delle vinacce (VINACCIA ESAUSTA DIRASPATA) con una resa stimata di 200 metri cubi alla tonnellata tal quale, segnalo e consiglio anche di prendere in considerazione la semola umida. Partite di mais tossinato ve ne sono, e ce ne saranno, ma al momento stanno prendendo strade diverse dalle bioenergie.
Comunque i perni del mercato nei prossimi mesi saranno il costo dell’energia e la logistica, e si capirà quanto già scritto: la globalizzazione ci presenta il suo lato negativo!!!
INDICI INTERNAZIONALI 7 SETTEMBRE 2022
L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.114 punti, il petrolio wti è sceso a circa 85 $ al barile, e il cambio gira a 0,98945 ore 08,21.
Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano