“Cereali e dintorni”. Legislatori V/S Realtà

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Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 17 febbraio 2025 – 

A firma di Agostino Macrì, docente di sicurezza alimentare
“Mais attenzione a micotossine come la fumonisina” 

L’UE propone limiti più severi per le micotossine: le nuove misure dell’UE per la sicurezza alimentare. 

La Direzione generale per la Salute e la sicurezza alimentare (DG Sante) della Commissione europea ha recentemente proposto un progetto per ridurre significativamente i limiti consentiti di diverse micotossine, tra cui le fumonisine (FUM), nei prodotti alimentari.

Questa mossa arriva tra le preoccupazioni per il cambiamento climatico che esacerba la proliferazione di muffe tossiche, portando a rischi critici per la salute. In particolare, i nuovi limiti proposti indicano una drastica riduzione delle fumonisine in vari mangimi, come la riduzione dei limiti delle materie prime e per i mangimi da 60 a 10 ppm e da 5 a 1 ppm per i mangimi completi per suini. 

Il 10 gennaio 2025, durante un forum guidato da Frans Verstraete, presidente UE del Comitato per i contaminanti, vari settori interessati di diversi paesi europei si sono riuniti per discutere e raccogliere input in merito a questi nuovi limiti. 

Il Gruppo di Lavoro Micotossina (GLM) ha sottolineato che sebbene non siano noti rischi per la salute umana derivanti dalle micotossine senza carry-over, sono ancora necessari dati sperimentali sugli effetti tossici delle fumonisine nei ruminanti. Sono state sollevate preoccupazioni in particolare in merito al limite rigoroso proposto di fumonisine di 10 ppm per il mais, un alimento base in Italia, dove molte colture attualmente superano questa soglia. 

Di fronte al potenziale impatto sulla coltivazione del mais e sui settori dell’allevamento, le parti interessate hanno chiesto una rivalutazione di questi nuovi limiti per considerare le ramificazioni economiche sul mercato agricolo. I metodi agronomici esistenti per il controllo delle micotossine sono limitati e le costose tecniche di decontaminazione non sono universalmente disponibili. 

Nel momento in cui l’Italia è impegnata in dialoghi con le istituzioni competenti, un approccio condiviso è fondamentale per garantire che le normative sulla sicurezza alimentare migliorino la salute umana e animale senza mettere a repentaglio la redditività dell’agricoltura. La prosecuzione del dibattito su questo argomento è essenziale in quanto l’UE si trova in equilibrio tra salute pubblica e sostenibilità agricola. 

#FoodSafety #Mycotoxins #Fumonisins #EULaws #Agriculture #Sustainability #PublicHealth 

Di questo se ne è parlato sabato all’Assemblea AIRES associazione italiana raccoglitori essiccatori e stoccatori

Questa ennesima gabella UE, che si basa sulla sicurezza alimentare, rischia di uccidere il MADE IN ITALY e i prodotti D.O.P che di mais e cereali si nutrono?

Speriamo che il buon senso prevalga sulla irragionevolezza e sulle fobie sanitarie. 

Indici Internazionali al 14 febbraio 2025

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 780 punti, il petrolio wti è sceso a 73 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,04700 ore 08,15. , il petrolio wti è stabile a 73 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,03672 ore 08,27 

(Foto Antonio Nunno Puglia)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

 

(Pastificio Andalini Spa)

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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