Cereali e dintorni. Mercati internazionali senza particolari variazioni.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 28 aprile 2022 –  A seguire le chiusure di 27 aprile sera.

(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina)

I mercati internazionali sostanzialmente non mutano, anzi per alcuni aspetti il mercato delle commodities Europee si sta sganciando da quello del CBOT di Chicago perché è nel vecchio continente che vi è uno scontro bellico! 

Inoltre, il rafforzamento del dollaro, a discapito di tutte le altre monete, ci mette ancora di più in crisi. Guerra, fondamentali ben tenuti, speculazione vicina e lontana, non ci danno tregua e l’inflazione galoppa a livello mondiale. Unica nota di raffreddamento generale il calo dei consumi e i timori per l’allargamento del Covid in Cina. 

La situazione sul mercato domestico è riassumibile così: per il comparto cereali il grano tiene perché il Matif si rafforza, il mais estero si indebolisce, e sono state fatte posizioni sino a giugno a 365€ partenza al porto e a 380€ arrivo Brescia sino ad agosto, il mais nazionale è più difeso e in Piemonte è molto più caro che non ad Est. L’orzo tiene i suoi valori. Cruscami e sottoprodotti dell’industria in leggero rialzo. Fibrosi: ben tenute le polpe e le buccette di soya diversificato il comparto foraggi che comunque paga  e pagherà il caso siccità. I Proteici in un ribasso frenato dal cambio Euro/Dollaro hanno visto ieri le prime posizioni su tutto il 2023 a 500€ alla tonnellata per la far soya proteica partenza Ravenna.  

Come giudicare questa posizione? 

Con tutte le incognite pendenti: guerra, energia, noli, cambio, consumi? Semplicemente con un conteggio di trasformazione in base alla remunerazione delle proprie attuali produzioni e trasformazioni, del resto con un’inflazione galoppante i valori resteranno alti. 

Per il mondo delle bioenergie nulla di nuovo, rispetto alla precedente edizione, sempre scarsità di matrici e quelle che ci sono,… sono care. 

INDICI INTERNAZIONALI 28 APRILE 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 2.425 punti, il petrolio wti è stabile a circa 102$  al barile, e il cambio gira a 1,05172 ore 08,12. 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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