Cereali e dintorni. Parola d’ordine: instabilità!

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 28 marzo 2022 –  

Non riportiamo le chiusure di Venerdi sera in quanto il telematico in ribasso sta azzerando gli aumenti in precedenza registrati, augurandosi che così proceda ancora.  Tutto ciò a riprova di quanto già scritto in precedenza: “Sino a che ci sarà la guerra l’orizzonte sarà pesantemente instabile sul pronto ed incerto sui futuri” 

Qui da noi la situazione non muta, anzi i problemi aumentano con l’arrivo di lettere di aziende che chiedono l’adeguamento dei prezzi contrattuali al fine di eseguire e salvare anche la continuità aziendale. 

Situazione imbarazzante per tutti ma i crac a monte si stanno riverberando a valle. Il buon senso deve prevalere sul diritto? O il diritto portare allo sfacelo con le parti che poi si troverebbero con una montagna di carta in mano ma non di merce e forse neanche di Euro? 

Altra situazione che si registra è la richiesta di aggiustamento dei prezzi per il caro trasporti, pena non ricevere la merce, ma qui le cifre sono più contenute e le ragioni forse più condivisibili. 

Ancora le richieste di finanziamenti anticipati. 

Insomma, una situazione veramente delicata, che cozza contro i principi e i mercati a cui eravamo abituati da decenni. 

Situazione straordinaria che richiede interventi e comportamenti straordinari per sopravvivere: aggiustamenti di prezzo -trasferimenti di quote – rimodulazione di contratti – comunque un mix di buon senso da ambo le parti è necessario per poter procedere. 

Di sicuro “guerra che pende guerra che rende” per alcuni per altri no…. in alcuni casi è difficile fare la distinzione, nel nostro settore ché è uno stagno la cosa è più facile per gli addetti ai lavori, ben più difficile è quantificarla. 

L’altra grande problematica è la scarsità di prodotti disponibili sul mercato, per due ordini di motivi: 1) carenza di merce fisica 2) speculazione spinta all’estremo specie per cereali e semi. oleosi nazionali. 

Purtroppo, stanno saltando regole ed etiche commerciali, non ci resta che sperare e pregare che la guerra finisca presto. E ricordare a chi può fare e tenere un magazzino di tenerlo. Oppure attendere che il continuo calo dei consumi faccia il resto. (ma ci vuole tempo) 

Le prime quotazioni odierne comunque danno un mercato fermo a livelli patologici per tutti. 

INDICI INTERNAZIONALI 28 MARZO 2022

L’indice dei noli B.D.Y è stabile a 2.544 punti, il petrolio wti è stabile a circa 110 $ al barile, e il cambio gira a 1,09719 ore 11,15. 

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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