di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 5 luglio 2023 – Il mercato statunitense aprirà nel pomeriggio.
Internazionale: La tensione potrebbe salire in quanto parrebbe imminente l’attacco alla centrale nucleare di Zaporhizha da parte degli ucraini per liberarla dall’occupazione russa. A questo aggiungiamo che da parte Russa le ultime dichiarazioni confermano che stanno saltando le basi per prolungare l’accordo per l’esportazione del grano ucraino dai porti sul Mar Nero oltre la scadenza del 17 luglio.
Per quanto sopra scritto i punti di vista degli analisti divergono: C’è chi sostiene che il mercato posa salire velocemente, ma anche chi sostenne che a livello Europeo escludendo i 5 paesi confinanti con l’Ucraina si riversi sugli altri paesi Europei una quantità sensibile di cereali da quella origine. Situazione invece inimmaginabile qualora si causasse un disastro nucleare. Ci cambierebbe il mondo sotto le dita in poche ore! (logicamente speriamo non avvenga)
Il mercato in pillole: cereali in calo l’arrivo del grano con le sue svariate e difformi qualità pesa sul comparto zootecnico. Cruscami ancora in calo (ma attenzione al possibile rimbalzo prossimo) Proteici tenuti e protetti per la chiusura dei mercati. Sottoprodotti industriali stabili. Foraggi ben tenuti, fibrosi stabili. Sottoprodotti del riso in calo. Seme di cotone stabile (qui attenzione alla logistica di agosto che dalla Grecia sarà problematica).
Il comparto delle bioenergie registra sempre una forte domanda di matrici fermentescibili. Torno a consigliare di approfittare del calo del comparto dei cruscami che è ancora in atto. Sempre possibile contrattualizzare del mais tossinato di provenienza estera, (molto di questo è però su camion fissi non ribaltabili) con tempi di consegna elastici, a tale riguardo fate attenzione che fra poco molti camion saranno occupati nelle campagne di raccolta ad Est e questo renderà questo tipo di arrivi più problematico come logistica. Disponibili anche pule miscelate con farinaccio di riso, ma a prezzi da boutique.
Indici Internazionali al 5 luglio 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 1.044 punti, il petrolio wti (mercato chiuso) $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08803 ore 08,16
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.