Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 26 giugno 2024
I mercati internazionali stanno subendo come sempre l’influenza di troppe variabili, meteo, logistica, guerre, speculazioni, non è facile muoversi con piccoli quantitativi mentre per le grandi quantità i contratti a termine a valori definiti sono l’unica soluzione possibile per distribuire i rischi.
Venendo al mercato nazionale. Mais ancora in calo, e la spinta maggiore arriva dalla merce estera, sia dal porto che dai camion che dai silos interni. Tutti gli operatori sono in attesa dei raccolti di grano e le preoccupazioni, per la qualità, specie nel nord Italia sono tante; l’orzo ha seri problemi di peso ettolitrico specie al nord del fiume Po.
Ritornando al mais cresce la richiesta sui mesi da agosto a dicembre, ieri silos interni la quotazione luglio/settembre 235€ ottobre dicembre analoga. I cruscami sono stabili e l’industria molitoria lavora poco, stabili anche i prodotti fibrosi, mentre per i fieni massima confusione qualitativa e di quotazioni, stabile anche il comparto disidratati. Per i proteici ieri si è registrato un indebolimento, ma vedremo oggi come sarà con il recupero in corso e con l’euro debole. Vi segnalo comunque che ieri il secondo semestre di farina di soya proteica ‘24 era trattato a 445€ partenza porto Ravenna, la farina di girasole proteica novembre’24 marzo 2025 a 295€ sempre pta porto Ravenna, la farina di colza nuovo raccolto caricabile in settimana quota tra i 345/355€ partenza luogo di produzione. (Le prime ciliegie sono sempre care).
Per il mondo dei biodigestori: c’è panico per il ritardo previsto sui trinciati e sui raccolti di mais, tutti a caccia di tutto. Vi segnalo disponibilità di semola umida, mentre per le farinette di mais le bionergetiche si prenotano su luglio, il settore deve stare pronto a fare scorta di cruscami quando entrerà in macinazione il grano raccolto 2024.
La volatilità del mercato resta alta anche se secondo alcuni analisti per quanto riguarda la far soya e il mais sono prezzi da considerare in “confort zone”, cioè, prezzi accettabili per i consumatori e i produttori.
Per le farine di soia, sempre buio sul 2025 fatte salve alcune posizioni di farina di girasole e di mais sino a marzo 25. Si spera che il parlamento EU si appresti rapidamente a prendere forma e attività e chiarisca la questione “tassa sulla deforestazione”, anche se il fatto che posso rimanere la “maggioranza Ursula” complica le cose, dato che la proposta è stata loro!
Indici Internazionali al 26 giugno 2024
L’indice dei noli b.d.y. è stabile a 1.926 punti, il petrolio wti è salito a circa 81 $ al barile, il cambio €$ gira a 1,06954 ore9.00
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl – Milano
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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