Cereali e dintorni. Verso l’oligopolio.

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 di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 14 giugno 2023  – Chicago chiusure del 13 giugno 2023.

Una notizia di questa notte riportata da Agricensus: I possibili accordi che prevedono la fusione di Viterra & Glencore con Bunge, se tale operazione verrà portata a termine, vi sarà un colosso che potrà rivaleggiare con Cargill e ADM, ma non sarà certo una utilità per il mercato del consumo e della trasformazione!! Si va verso un pericoloso regime di oligopolio.

I mercati sono influenzati da più e più fattori, dopo un USDA, quasi neutra, continua la fase di instabilità, ma ATTENZIONE dopo oltre cinque mesi di mercati in ribasso si stanno toccando soglie di resistenza significative. Infatti i ribassi generalizzati sono molto ridotti, aggiungiamo a questo le varie aree di crisi meteo sparse per il mondo, i problemi delle logistiche, la guerra, e la tensione che si sta ricreando sugli accordi del Mar Nero e i giochi sono fatti.

E’ vero che arrivano raccolti cerealicoli primaverili, che influenzeranno il comparto, ma in altri settori la tensione è palpabile, così come sembra al momento anche il mercato del Mais è reso più teso da tre fattori: siccità in nord Europa, (specie in Germania che paga di più il mais rispetto al ns mercato) logistica su gomma e le tensioni geo politiche sul mar Nero.

Il mercato in pillole. Cereali: tensione sul mais, confusione massima sull’orzo e attesa per il nuovo grano. Cruscami: hanno ancora pochissimo spazio alla discesa, mentre i farinacci sono già in ripresa e continuano gli acquisti da parte della Spagna nel Nord Italia. Fibrosi stabili, tra polpe e buccette di soya. Foraggi: nella più totale confusione delle quotazioni. Sottoprodotti del riso: stabili. Proteici: cedono sul breve periodo, confusione sui futuri.

 Il comparto delle bioenergie registra sempre una forte domanda di matrici fermentescibili, torno a consigliare di approfittare del calo del comparto dei cruscami. Sempre possibile contrattualizzare del mais tossinato di provenienza estera, (molto di questo è però su camion fissi non ribaltabili), ma con tempi di consegna elastici.

Indici Internazionali al 14 giugno 2023

L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.074 punti, il petrolio wti è sceso a circa 70$ al barile, il cambio €/$ gira a 1,07834 ore 08,12 

 

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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