Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 19 settembre 2024 –
In questo articolo vogliamo segnalare solo poche cose:
La prima la suggerisce Pellati che scrive:“In Ucraina e in tutta l’Unione Europea, le prospettive di produzione non sono solo ridotte a causa di condizioni climatiche non ottimali durante la maturazione, ma anche a causa di diffusi problemi di micotossine, in particolar modo l’aflatossina.” Per cui confidiamo nel mais brasiliano!
La seconda, le commissioni Eu si stanno delineando, ma ieri un importante operatore estero sulla farina di soya è uscito con una posizione gennaio febbraio soya proteica any origine, a prezzo finito 445€ tonn, segno che forse qualcosa si stia sbloccando. La precedente finestra del 13/08 a 440€ arrivo gennaio-dicembre snobbata da tutti si è volatilizzata in una giornata!
La terza, vi riporto quanto scrive Maraldi analista del CBOT Chicago inerente alla farina di soya “verso la chiusura ciclica del 20 settimane ed ora è probabile attendersi la formazione di un’area di minimo, da cui dovrebbe iniziare una fase di recupero (nuovo ciclo a 20 settimane)”. In realtà i prezzi sono scesi fino verso 300punti, prima di iniziare un recupero che appare ancora fragile e che solo al superamento rialzista di area 340 potrebbe fare pensare a ritorno di forza delle quotazioni.
La zona temporale della debolezza volge al termine, ma non appare ancora esaurita, per cui possono essere possibili ritorni verso i 300”.
Per il mondo delle bioenergie, è possibile fissare della crusca in foglia a 105 € sul breve periodo, e delle polpe surpressate umide con valori tra 55€ e i 60€ alla tonnellata, c’è maggior disponibilità di semola umida, e di Corn Step (liquido di macerazione del mais). Si profila la possibilità da settembre di avere mais bionergetico con valori intorno ai 190/195€ alla ton in gran parte su camion fissi, chi ha interessi ci contatti.
Indici Internazionali al 19 settembre 2024
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 1.890 punti, il petrolio wti è s salito a 71 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,111398 ore 15,20
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl – Milano
(Pastificio Andalini Spa)
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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