Eichenstein, l’anima del vino tra cielo e roccia

0
1604

Si arrampica dolcemente tra boschi e distese di verde, fino a 550 metri di altitudine, dove il silenzio della natura diventa quasi una musica. È una mattina limpida, ho fermato l’auto per respirare l’aria che profuma di resina ed ho colto il momento per scendere e scattare qualche foto. Giunto sul luogo dell’appuntamento o meglio, al cancello della tenuta mi accoglie Martin Pollinger, sorriso aperto e mano decisa, come chi sa cosa vuole dalla vita e dal suo lavoro.

Camminiamo insieme verso l’azienda. Il sentiero è breve ma intenso: da un lato la vista su Merano, dall’altro la collina viva, piena di energia. Martin mi racconta della sua esperienza – una formazione a Geisenheim, esperienze in alcune delle migliori cantine dell’Alto Adige e della Toscana (Cantina di Bolzano e Poggio al Tesoro a Bolgheri), poi in Austria e in Nuova Zelanda, da Triebaumer e Quartz Reef. Una carriera già piena di tappe importanti, nonostante la giovane età.

Mi colpisce la sua determinazione calma: ha le idee chiare, sa “cosa tirar fuori dalle uve” e, soprattutto, come farlo.

Martin viene da una famiglia di agricoltori di Malles, gente abituata alla terra, al ritmo delle stagioni e alla concretezza delle mani che lavorano. La sua storia personale è intrecciata con quella di Josef Waldner, il titolare della cantina e del Romantik Hotel Oberwirt di Marlengo. Josef è una figura autentica, sorridente, profondamente legata alla sua terra: un imprenditore che ha saputo costruire il successo senza mai perdere la semplicità.

La qualità vera”, mi dice Martin, “nasce dal rispetto – per le persone, per la natura, per ciò che si è”.

La tenuta Eichenstein nasce come un atto d’amore, da una passione profonda per il territorio e dalla volontà di trasformare un sogno in architettura, in vigneto, in vino.

Per anni, le uve raccolte nei terreni di proprietà venivano conferite alla Cantina di Merano. Poi la decisione di fare il grande passo: produrre in proprio. All’inizio con il supporto dell’amico Hartmann Donà, poi, completati i lavori, tutto nella nuova cantina – una struttura splendida, scavata nel porfido, moderna e funzionale, concepita per poter essere gestita anche da una sola persona.

Oggi la tenuta conta quasi sei ettari e una produzione di circa 40.000 bottiglie distribuite su nove etichette.

Il 60-70% dei vini è bianco, il 10% rosato e il restante 20% rosso.

Una parte importante delle bottiglie viene servita all’Oberwirt, ma Eichenstein esporta anche in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Olanda (da due anni) e, più di recente, negli Stati Uniti. L’obiettivo di Martin e Josef, però, è chiaro: aprirsi con decisione anche al mercato italiano.

I nomi dei vini Eichenstein non sono casuali. Raccontano persone, rose, cavalli. Sono piccoli omaggi al mondo affettivo e simbolico della tenuta.

  • Gloria Dei – una cuvée raffinata di Sauvignon Blanc, Pinot Bianco e Riesling, che deve il nome a una rosa premiata a livello internazionale.
  • Marie Sophie – Chardonnay classico, pieno e rotondo, dal profumo maturo e dal finale caldo.
  • Knott – Sauvignon Blanc dal vigneto di Marlengo, minerale e vibrante, con note di pompelmo e frutto della passione.
  • Athos – Riesling elegante, con sentori di pesca e albicocca, fresco e minerale.
  • Stein – Sauvignon Blanc intenso, salino, figlio delle rocce da cui prende vita.
  • Seppelaia – Chardonnay Riserva, la quintessenza di Eichenstein: fermentato in legno e affinato in barrique, ricorda miele e fiori bianchi.
  • Rosé Carina – Schiava in purezza, leggera, profumata, perfetta per le sere d’estate.
  • Amantus – Pinot Nero di vendemmia tardiva, fresco, elegante, dal carattere pieno e persistente.
  • Baccara – Merlot e Cabernet Franc in stile Bordeaux, armonioso e lungo, dedicato ancora una volta a una rosa.

Martin mi accompagna tra le botti. Mi racconta che qui non si usano pesticidi, solo prodotti organici – “il terreno deve restare vivo” – e che persino il letame proviene da Avelengo.

L’imbottigliatrice viene noleggiata da un’azienda di Rovereto: “In un giorno facciamo 2.500 bottiglie”, mi dice con naturalezza.

Ogni gesto è ponderato, ogni scelta ha una ragione.

Mi parla a lungo di cambiamento climatico: “Non possiamo fermarlo, ma possiamo imparare ad ascoltarlo. A capire cosa ci chiede la vite”.

Nel suo sguardo c’è l’orgoglio di chi sperimenta, mescolando uve e legni, alternando botti da 500, 320, 225 litri e piccole barrique con tostature diverse.

Per lui, il vino deve fermentare in legno: “È lì che prende forma, che respira, che si racconta”.

La degustazione è l’ultimo passo, il più intimo. Nella sala vetrata, la valle si apre davanti a noi come un quadro.

Il profumo del vino si fonde con la luce del pomeriggio che filtra tra le montagne.

Assaggio i vini uno dopo l’altro, ognuno con la sua voce, il suo ritmo.

Penso che la grande forza delle piccole aziende come questa sta proprio nella fedeltà al luogo: qui ogni vite cresce sempre nello stesso terreno, ogni bottiglia porta con sé l’impronta unica di un paesaggio, di una mano, di un’anima.

L’apoteosi di questa visita sarebbe stata quella di restare ancora, a parlare dei vini fino a sera, e poi sedersi a cena aprendo un Seppelaia, lasciando che la conversazione scorresse leggera come un ruscello, per poi chiudere con uno dei rossi, densi e pieni di vita.

Ma il bello dei luoghi come Eichenstein è proprio questo: che quando li lasci, senti di portare via qualcosa di più di un vino.

Porti via una sensazione di equilibrio, di autenticità, di verità.

Un piccolo frammento di Alto Adige che profuma di pietra, di bosco e di futuro.

La Bussola d’Impresa – Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.

Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti. 

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.

Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.

La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a  scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.

La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati  alla carità ed alla fratellanza anche attraverso  club ed associazioni locali. 

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.

Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

Contatto Personale: mvacca@capri.it

Profilo Professionale: https://www.gazzettadellemilia.it/economia/itemlist/user/981-la-bussola-soluzioni-d-impresa.html

Google search engine