Il meglio dei negoziatori UE contro il “croupier”

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Di Lamberto Colla Parma, 3 agosto 2025 – Che dire, dopo il successo economico e sanitario ottenuto con Albert Burla, il CEO di Pfizer, la trattavi con Donald Trump sui rapporti commerciali USA/UE sembrava una passeggiata per la regina del negoziato.

Già perché se sino a ieri si parlava di dazi stratosferici soltanto, “oggi” scopriamo che la trattativa era ben più ampia e che da buna samaritana la Ursula Von der Lyen avrebbe accolto tutto quanto generosamente offerto dal gran “piazzista” d’America.

Nonostante anche noi avessimo avvertito che sul tavolo delle trattative sarebbe stato opportuno introdurre e metter in gioco alcune delle molte barriere che l’UE ha alzato a protezione dei propri prodotti, dall’IVA (mediamente del 20%), alle barriere qualitative (DOP, DOC, ecc…), quelle ben più noiose qualitativo/sanitarie (OGM e Ormoni anabolizzanti per allevamenti di carne ecc…), la WEB TAX ecc…  solo per citarne alcuni, ecco che la trattativa forse avrebbe potuto prendere una piega diversa.

Insomma si sarebbe seguito il principio del “Do Ut Des” invece del “Omnia Tibi Do”.

Invece, pur di ottenere il minor tasso possibile di dazi si è ceduto su tutti i fronti, salvo la percentuale dei dazi sull’automotive che dal 27,5% è passata al 15%, forse perché era di grande interesse per la Germania, incidentalmente la nazione della Von der Lyen.

A onor del vero, la Ursula d’europa, aveva ben previsto la possibilità di armare il vecchio continente mettendo a bilancio gli ottocento miliardi di nuovi investimenti, 735 dei quali andranno, secondo gli accordi presi, al supermarket militare degli USA.

In sintesi, le nostre gran capacità negoziali, hanno portato a accettare di fare le guerre per conto degli Stati Uniti, con le armi acquistate da loro mettendo in crisi le nostre compagnie belliche e dopo aver svuotato i nostri arsenali per mantenere l’Ucraina in conflitto con la Federazione Russa con l’illusione di poter sconfiggere Putin. 

Ma vediamo un po’, per grandi capi, quali sono stati i punti del negoziato così ben condotto dall’ Ursula Von der Lyen a nome e per conto di altrettanto incapaci capi di Stato o di Governo europei.

Se la nostra Giorgia Meloni, unica peraltro nel panorama europeo, ha tentato di aprire un dialogo costruttivo con Donald Trump, le invidie, anche nostrane, l’hanno messa in difficoltà obbligandola a interrompere il tentativo di razionalizzare il tavolo del negoziato, addicendo che non poteva trattare per l’Europa per poi, a seguito del risultato negativo, accusarla di colpa grave per come sono andate le cose.

Insomma è sempre colpa della Meloni, “anche se fuori piove”.

Ma torniamo ai punti salienti della trattativa, tralasciando quelli ancora oscurati o incerti.

DAZI:

15% per la maggior parte dei prodotti. (Manca l’elenco dei vari prodotti agroalimentari).

Dal 27,5% al 15% i dazi per le auto importate in USA

Dazi 0% per i SUV USA importati in UE

Alcolici ancora in sospeso.

Chip e Farmaci: un mistero.

Acciaio e Allumino. Resta l’accordo delle quote oltre le quali scatterà il dazio al 50%

Molti altri ancora sconosciuti.

Pare, ancora è da accertare, che il 15% assorba il già esistente dazio del 15%.

DAZI 0% per 0% (reciprocità)

Aeromobili, SUV, alcuni prodotti agricoli, alcuni farmaci generici, alcuni prodotti chimici, apparecchiature a semiconduttore, risorse naturali e materie prime essenziali

ENERGIA

L’Unione Europea si impegna a acquistare il GNL (Gas Naturale Liquido) dagli USA per un valore di 750 miliardi di dollari triennali, sostituendo tutto quello che in precedenza importava dai vicini russi.

250 miliardi anno l’impegno UE a acquisire combustibili nucleari.

ARMAMENTI

L’Unione Europea si impegna a acquistare 735 miliardi di armamenti dagli USA. (Posizione al momento smentita da parte UE)

WEB/DIGITAL TAX (incognita)

  1. per l’UE non ci sono testimonianze di accordo
  2.  sul fronte USA invece si dice essere stato il “cavallo di Troia” della trattativa.

Insomma, almeno dai primi riscontri, possiamo semplificare che abbiamo mandato una mediocre bottegaia a giocare contro a un esperto croupier.

Un accordo che, nelle due divulgazioni, di parte UE e USA ,mostra contenuti non allineati (il sito UE non consente di accedere all’accordo).

Conclusioni:

Capacità, trasparenza e lealtà non sono più i valori di questa Europa che ha tradito i suoi fondatori, padri costituenti e soprattutto TUTTI NOI!

(Immagine di Copertina vignetta di Romolo Buldrini L’Aquila (AQ)

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