Merano WineFestival 2025 – Passeggiata nell’eleganza del vino tra emozione, visione e incontro

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Di Mario Vacca Merano, 14 novembre 2025 – Tra le facciate liberty e i profumi d’autunno, la città si è trasformata in un palcoscenico di emozioni e di eccellenze: un luogo dove il vino non è solo degustazione, ma racconto, cultura, incontro. Oltre 8.000 visitatori e 3.000 operatori del settore hanno animato la 34ª edizione del Merano WineFestival, dedicata quest’anno al tema “Vision: Wine & Food Creators”, un invito a guardare al futuro con curiosità e consapevolezza.

Tra i saloni liberty del Kurhaus e le sale luminose dell’Hotel Terme Merano, si è respirata un’atmosfera vibrante, fatta di incontri, racconti e calici che svelano territori e persone.

Il patron Helmuth Köcher, anima del Festival, ha parlato di una crescita «di pubblico attento e di qualità», sottolineando come la selezione delle aziende e dei visitatori rappresenti la chiave di un evento che da oltre trent’anni celebra la cultura del vino come esperienza di conoscenza e dialogo internazionale.  «Il nostro obiettivoha ricordato Köcherè sempre stato quello di creare un luogo d’incontro tra produttori e appassionati consapevoli, in cui la qualità si riconosce non solo nel bicchiere, ma anche nella curiosità di chi lo solleva».

Un risultato che si è tradotto in una presenza costante e qualificata, con un leggero rallentamento del sabato compensato da un’intensa affluenza di operatori nelle giornate di lunedì e martedì. Merano ha così confermato il proprio ruolo di crocevia per buyer, chef e produttori da tutto il mondo, grazie anche al lavoro congiunto del WineHunter Buyers’ Club, dei WineHunter Ambassador e dell’Italian Trade Agency area, che hanno favorito il dialogo diretto tra aziende e nuovi mercati — dal Canada al Giappone, fino al Brasile.

Il viaggio sensoriale è iniziato venerdì 7 con TasteTerroir – bio&dynamica, la sezione dedicata alle espressioni più innovative e sostenibili del panorama enologico: oltre 200 realtà tra vini biologici, biodinamici, naturali, PIWI, orange, in anfora, underwater e, novità di quest’anno, le referenze no-low, a testimoniare come la ricerca sulla sostenibilità sia ormai parte integrante della cultura del vino contemporaneo.

Grande successo anche per la GourmetArena, che ha riunito le eccellenze gastronomiche, i distillati e le birre artigianali, offrendo un racconto autentico del gusto italiano. Da sabato a lunedì, l’itinerario The Festival ha condotto i visitatori attraverso un vero e proprio mosaico di profumi e sensazioni: 300 aziende vitivinicole italiane, 50 produttori internazionali da 9 Paesi, con una presenza importante della Georgia, patria antichissima del vino, e 250 etichette selezionate nella WineHunter Area curata dai sommelier FISAR Alto Adige.

Lunedì 10, nella raffinata cornice dell’Hotel Terme Merano, si è svolta la cerimonia del 31° Premio Godio, assegnato allo chef Mathias Varesco del ristorante Kürbishof di Anterivo (BZ), simbolo della giovane cucina altoatesina.

A chiudere il sipario, martedì 11 novembre, è stato Catwalk Champagne&more, l’evento dedicato al mondo delle bollicine, con oltre 120 etichette che hanno raccontato la magia dello Champagne e le migliori interpretazioni italiane del metodo classico — un inno all’eleganza e alla leggerezza, come solo Merano sa regalare.

Attilio ed io abbiamo vagato tra i banchi, incontrando produttori, enologi ed ambasciatori della comunicazione, seguendo un percorso tracciato nella mente ancor prima di partire. L’incontro con la collega Laura Ruggeri, responsabile comunicazione di Carpineto, ci ha trascinati in un viaggio immaginario attraverso le dolci colline toscane, dove l’azienda coltiva cinque sue preziose tenute. Da lì, il cammino si è fatto più ardito: un balzo ideale ci ha condotti tra le valli incantate della Valle d’Aosta, tra i vini della Grotta di Vegneron, per poi volare nel Burgraviato e lasciarci sedurre dalla Cuvée Marianna di Arunda. Impossibile non perdersi nella ricchezza di una verticale unica, quella dell’Appius 2020 e 2021, tra le suggestive atmosfere dello stand di San Michele Appiano.

Tiziano Castagnedi, della Tenuta Sant’Antonio, ci ha svelato con passione il progetto “low alcol”, un sogno in divenire ancora avvolto nelle nebbie dell’etichettatura.

Tra le tante Masterclass, una ha brillato di luce particolare: “Vigne Orizzontali e Viti Verticali” firmata Marisa Cuomo. Qui, sotto la guida di Guido Invernizzi e dell’intervista ad Andrea Ferraioli, i presenti sono stati condotti in un’esperienza sensoriale unica, degustando una verticale che ha raccontato il viaggio del Fior D’Uva dal 2025 fino al 2020, anno dopo anno, come un racconto sussurrato dal tempo stesso.

Sabato 8 novembre all’hotel Terme Merano, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi targati The WineHunter per il 2026: Helmuth Köcher, insieme a Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena, ha presentato l’undicesima edizione di Wine&Siena – Capolavori del Gusto, che si terrà dal 31 gennaio al 2 febbraio nel suggestivo complesso di Santa Maria della Scala.

Il 14 marzo 2026 il Kurhaus di Merano aprirà le porte ai migliori prodotti agroalimentari dei masi altoatesini con il Farm Food Festival, in collaborazione con Gallo Rosso e il Distretto del Cibo dell’Alto Adige. Confermata la collaborazione per il 2026 con Vinitaly per il progetto Amphora Revolution, presentato da Gianni Bruno, exhibition manager area Wine&Food di Veronafiere. L’assessore all’agricoltura della regione Calabria, Gianluca Gallo, ha annunciato la seconda edizione di Merano WineFestival Calabria, che si terrà tra il 6 e l’8 giugno 2026. Spazio anche agli eventi internazionali con l’InterWine Festival China e il Merano WineFestival Georgia a maggio, e il Merano WineFestival Brasile nel mese di settembre. Appuntamento, infine, a Merano alla 35° edizione di Merano WineFestival, tra il 6 e il 10 novembre 2026.

E quando infine le bollicine di Catwalk Champagne&more hanno salutato la chiusura, Merano ci ha lasciato addosso la sensazione di un viaggio che, ancora una volta, va oltre il vino: un viaggio nell’anima di chi lo crea e di chi lo ama.

La Bussola d’Impresa – Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.

Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti. 

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.

Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.

La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a  scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.

La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati  alla carità ed alla fratellanza anche attraverso  club ed associazioni locali. 

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.

Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

Contatto Personale: mvacca@capri.it

Profilo Professionale: https://www.gazzettadellemilia.it/economia/itemlist/user/981-la-bussola-soluzioni-d-impresa.html

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