Modena per due giorni capitale delle Bollicine Francesi

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Champagne Experience non è una fiera, è un’esperienza unica nel suo genere, pensata per esaltare passione e tecnica, in un contesto di alto livello professionale” patrocinata dal Comune di Modena  anche quest’anno si è confermata  un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e gli appassionati delle prestigiose bollicine francesi. 

Un 2023 che si sta rivelando un anno particolare per il mercato dello Champagne, quello prettamente  italiano sta subendogli effetti dell’inflazione che ha investito il Paese, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno. “Se il 2022 è stato l’anno dell’euforia nei consumi, esagerata, il 2023 è possibile ribattezzarlo come l’anno della razionalità”.

I maggiori produttori prevedono di chiudere il 2023 con risultati simili al precedente esercizio. Tra le performance più meritevoli di attenzione c’è sicuramente quella del Sud Italia, che sulla media nazionale fa registrare un +5%, a dimostrazione di quanto l’area sia viva e in crescita, anche per un’abitudine sempre più consolidata che vede le persone non destinare lo Champagne solo alle grandi occasioni, ma a consumarlo nella quotidianità. I grandi brand continuano a dominare il mercato ma, parallelamente, si rileva  anche una crescita importante delle piccole Maison: questo significa che, da una parte il consumatore cerca l’affidabilità che gli Champagne più famosi garantiscono; dall’altra, però, si sta consolidando una fascia di appassionati che ricerca le chicche e le piccole produzioni.

Ed è proprio in un contesto come quello organizzato nella due giorni modenese che i visitatori hanno potuto degustare bottiglie stappate da 176 produttori partecipanti, tra Maison e Vigneron. 

Presenti alcune delle più famose Maison, come Louis Roederer, Tsarine, Bruno Paillard, Taittinger, Pommery, Piper-Heidsieck, Bollinger, ma anche alcuni dei Vigneron più interessanti, come Agrapart, Chateau De Blingny, Emeline De Sloovere, Telmont, Rollin oltre a piccole realtà sicuramente meno conosciute ma che nel futuro faranno parlare di se. 

Oltre 1000 le etichette esposte   suddivise in base alle diverse zone di produzione  (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Côte des Bar oltre alle maison classiche riunite in una specifica area).

Tra le novità esposta la Cyber Cuvée il primo Champagne al mondo interamente disegnato e comunicato dall’intelligenza artificiale, sotto la direzione creativa di Teo KayKay”, ma anche la partecipazione di Mimma Posca ideatrice di Classy Wines,  un concept che nasce da un progetto che unisce tradizione a innovazione, attraverso il racconto autentico della cultura enoica e la proposta di una selezione esclusiva di vini d’autore, provenienti da territori d’eccellenza e che ha esposto a Modena gli champagne di Tsarine.

Un Italiano in  Champagne è Alberto Massucco, produttore ed importatore: Se uno è appassionato di champagne e ne ha bevuti tanti, il sogno è quello di averne uno tutto per se. Cosi è accaduto ad Alberto Massucco, che, di recente, da grande appassionato di champagne è diventato produttore con la collaborazione della famiglia De Sousa, una garanzia in Champagne. 

Organizzato anche un importante momento di formazione e degustazione con sette appuntamenti con vini di livello assoluto, presentati da nove grandi esperti di fama internazionale, Master Class di approfondimento con degustazioni uniche che hanno premesso di degustare il meglio della produzione champenois, con millesimi da collezione. E per non farsi mancare veramente nulla, sono state organizzati anche le cd. Sponsor Class, appuntamenti gratuiti organizzate dagli sponsor della manifestazione che hanno permesso di scoprire e degustare prodotti dell’eccellenza italiana, in particolare dell’Emilia-Romagna, Regione ospite dell’evento.

La degustazione di un   grande champagne è un momento incredibile e farlo alla presenza dei produttori, è una esperienza indimenticabile in particolar modo fuori dalle cantine, quando dietro al banco dell’espositore  si rendono disponibili a raccontare i loro vini, ad ascoltare e rispondere alle tante domande di curiosi,  appassionati e addetti ai lavori provenienti da moltissimi Paesi. 

Un’organizzazione perfetta che ha curato ogni minimo dettaglio, dall’acqua e taralli a disposizione per tutti al sistema per sanificare il bicchiere, il tutto condito da uno staff simpatico e disponibile.

Non ci resta altro che attendere la prossima edizione. 

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