Di Lamberto Colla Parma, 8 giugno 2025 – Armi, armi e armi, la Federazione Russa attaccherà l’Europa è il refrain che da mesi si ripete a reti unificate. Per il segretario della NATO, Mark Rutte, l’esercito europeo è il più forte di sempre, più dell’esercito Romano e via con le deliranti celebrazioni della potenza di fuoco dell’Europa enunciata con un sorriso a dir poco imbarazzante.
Non passa giorno che il rischio Putin non venga messo all’attenzione dei cittadini europei, ormai persi nella vacuità delle fake news e “imbambolati” dagli smartphone e dai “Reality Show” che di realtà non hanno nulla, salvo che ipnotizzare il e congelare i cervelli e il senso critico delle persone.
Così mentre Donald Trump tenta di tessere le fila per la pace, ecco che i nostri soliti “Splendidi Alleati”, oggi detti “Volenterosi”, stuzzicano l’orso russo caricando gli ucraini di missili a lungo raggio per colpire in territorio della federazione russa e i servizi segreti ucraini (non si può escludere che siano stati aiutati da altri come ad esempio gli inglesi) hanno minato per la terza volta il ponte di Crimea e svolto una impegnativa e efficace operazione con un centinaio di piccoli droni su una base militare siberiana distruggendo una quarantina di aerei proprio alla vigilia dell’incontro di Istanbul per discutere sulla pace.
Non male come premessa. Se si voleva minare anche la Pace l’obiettivo è stato raggiunto con successo!
Adesso prima di ritrovare la delegazione russa a un tavolo di trattative gli Ucraini dovranno assaporare la vendetta di Putin.
I nostri “comandanti” non si rassegnano alla sconfitta e stanno operando per portare allo scontro diretto Russia e Nato cercando di fare imbestialire il ducetto russo sino a fargli commettere l’errore di colpire un paese NATO e giustificare l’intervento, un po’ come potrebbe essere stata l’origine del conflitto Israelo-Palestinese.
Ma nello scontro UE/NATO – Russia a confrontarsi saranno le testate nucleari o se dovesse andare meglio, un esercito organizzato e temprato alla guerra contro 32 Paesi sotto il comando di altrettanti comandanti e ben poco avvezzi alla guerra, soprattutto a quella sul campo.
Non ci resta che confidare in Putin!
Speriamo che Putin abbia pietà dei nostri guerrafondai della domenica, in pieno psico delirio bellico.
IL RISCHIO
“Nella dottrina nucleare aggiornata, il primo colpo può essere ordinato in risposta a un attacco contro infrastrutture di “importanza critica” che “danneggi azioni di risposta da parte delle forze nucleari”. L’attacco ucraino “pone le basi per una attacco nucleare”, ha dichiarato il propagandista Vladimir Solovyov, chiedendo un raid contro il palazzo presidenziale a Kiev – ADN Kronos” –
La risposta di Mosca arriverà!
Non si conosce quale sarà l’intensità, ma molti media e popolari blogger russi stanno alimentando l’ipotesi di una risposta barbarica, con la distruzione totale dell’Ucraina senza pensare alle eventuali conseguenze.
“Dopo il fungo, si potrà pensare chi ha mentito, commesso errori ecc…” è il commento di alcuni e il blogger Aleksandr Kots ha chiesto che la Russia “colpisca con tutta la sua potenza, senza riguardo per le conseguenze“.
La speranza però è l’ultima a morire, anche grazie a Leone XIV che si è sentito con Putin al quale ha chiesto di fare un passo verso il negoziato.
Eccitati dalla possibilità di entrare in guerra i Volenterosi invece si caricano a vicenda convincendosi di poter vincere e, anche se ciò fosse possibile, non mettono in conto il numero di vittime che resterebbero sul campo, di mutilati con la vita distrutta per sempre e famiglie decimate e incapaci di riprendersi una posizione sociale in questo pazzo mondo.
Sono tutti impazziti?
O forse è una strategia del nuovo ordine mondiale per ridurre la popolazione terrestre dopo che, almeno secondo il loro punto di vista, il vaccino mRNA non è riuscito a completare.
L’obiettivo potrebbe essere di almeno 1,5 miliardi, quindi, dopo l’Europa a chi toccherà la sforbiciata sociale?
Non ci resta che affidarci a Dio!
(Vignette di Romolo Buldrini l’Aquila)
—————-&—————
(per seguire gli argomenti “Editoriali” clicca qui)
https://www.gazzettadellemilia.it/politica
