Di Lamberto Colla Parma, 27 agosto 2023 – Le motivazioni che stanno alla base di tanta risolutezza ancora non sono note. Quel che è certo invece è la unanimità nella decisione di “far fuori”, seduta stante, i due responsabili marketing e comunicazione, Carlo Mangini e Marcello Turini, fortemente voluti da Nicola Bertinelli e dallo stesso difesi sino all’ultimo con il supporto del Direttore Generale Riccardo Deserti.
Ma nulla da fare!
Come riportato da “Reggio Report” del 24 agosto, testata sempre molto informata sui retroscena del Consorzio del Parmigiano Reggiano, “…Bertinelli e il direttore Riccardo Deserti hanno tentato un compromesso per allungare i tempi dell’uscita dei manager. Ma il vicepresidente Alessandro Bezzi, reggiano, avrebbe posto nuovamente un aut aut: “Allora non ci siamo capiti… Licenziamento da subito di Mangini e Turini…”.
A sorprendere è il voto unanime che presupporrebbe il venire meno per Nicola Bertinelli della resistente “cupola” della Coldiretti di cui egli stesso è alto dirigente nazionale e regionale.
Un segnale di difficile interpretazione poiché il saldo rapporto che si è instaurato con i vertici Coldiretti mai avrebbe fatto pensare a una tale difficile situazione.
Situazione che aveva già preso l’avvio dalla sezione di Parma del Consorzio mercoledì mattina dove i consiglieri della sezione locale avevano votato all’unanimità, al pari degli altri colleghi, per il licenziamento in tronco.
Insomma il prossimo 30 agosto sarà la resa dei conti, ma c’è da credere che Nicola Bertinelli, uomo capace, esperto e dalle note doti di creatività, tenterà di far uscire dal cappello a cilindro una soluzione che lo riporterà alla guida, con pieni poteri, dell’Ente consortile.
Tutto ora è in mano al “capo supremo” di Coldiretti che da Roma tutto muove e tutto ferma con un sol schiocco di dita.
Se protezione sarà riconfermata allora il Presidente potrà nuovamente proporre una riorganizzazione della struttura, a partire ovviamente da quella di Marketing e Comunicazione, diversamente dovrà accogliere una sorta di commissariamento della presidenza o decidere di abbandonare anzitempo il prestigioso incarico.
Il “giallo” di cui si è tinta la vicenda del Consorzio del Parmigiano Reggiano potrebbe essere l’occasione per un incarico al “Tenente Colombo”, forse l’unico in grado di smascherare i retroscena più ambigui che hanno condotto a un epilogo quasi inaspettato.
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