Di L’Equilibrista @lequilibrista27 Parma, 23-06-2021 –
Un ricco calendario di attività in Italia e all’estero è stato ad esempio messo in cantiere tra giugno ed agosto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, al fine di poter accompagnare la ripartenza legata al settore del vino. Iniziative sono state organizzate in Cina e Usa – tra i mercati principali per l’export dei vini dell’isola- e in Italia.
Il punto centrale è poter concepire un’ adeguata pianificazione e quindi il piano strategico elaborato dal consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, che ha già ottenuto importanti risultati, si fonda su questo aspetto.
Pensiamo solo che nei primi cinque mesi del 2021 l’imbottigliato ha avuto un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo del 2020 e che sono state 41 milioni 138 mila 908 le bottiglie prodotte dalle aziende della Doc Sicilia contro i 38 milioni 778 mila 711 del periodo gennaio-maggio dello scorso anno.
Il Presidente Antonio Rallo, riferisce della validità di una strategia decisa dal Cda del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia che coinvolgerebbe una filiera di circa 8.000 aziende, facendo sistema e andando avanti tutti insieme creando una unità di intenti che possa risolvere la situazione attuale.
A Verona, per dirne una, domenica 20 giugno presso Vinitaly International, si è tenuta un Walk around tasting presso le Gallerie Mercatali, occasione nella quale i vini Doc Sicilia erano presenti grazie a ben 80 buyers selezionati da Ice e provenienti da diversi Paesi di Europa, Usa ed Asia.
A seguire Martedì 22, sempre a Verona Fiere, una Masterclass dedicata al Grillo con circa 70 studenti del corso Vinitaly International Academy.
Ma ovviamente la visione attuale necessita di un orientamento quanto mai globale, tanto che saranno previste anche una serie di masterclass in partnership con Ice Pechino che per la prima uscita è in calendario il 2 luglio a Xi’an, capitale della Regione dello Shaanxi, situata nel Centro Nord della Cina, a circa 2 ore d’aereo da Pechino e 2 ore e 30 minuti da Shanghai, il punto più orientale dell’antico tragitto della Via della Seta per capirci.
A Wine to Asia, organizzato da Veronafiere-Vinitaly e Pacco Communication, sono attesi ben 450 espositori iscritti e 10mila buyer.
“Wine to Asia è uno dei principali eventi dedicati al vino in Cina, un mercato complesso dove il consumo sta cambiando anche da provincia a provincia. L’Italia aspira a diventare uno dei principali paesi esportatori grazie all’appeal del Made in Italy” ha detto il presidente del Consorzio, Antonio Rallo. “L’identità dei nostri vini e la produzione sempre più sostenibile, sono i nostri punti di forza. Abbiamo rinnovato la partnership con l’ufficio di Ice Pechino per continuare il percorso di formazione ed informazione sui vini Doc Sicilia intrapreso negli anni precedenti”.
Chiude il mercato americano, al quale Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia continua a dedicare grande attenzione, che comunque rimane il principale mercato del vino italiano con i suoi 1,6 miliardi di euro di importazioni.
Negli Usa sono state avviate nuove campagne di comunicazione e promozionali, tanto che Il 30 giugno è previsto un webinar rivolto a media di settore sul tema della sostenibilità e della diversità dei vini Doc Sicilia, moderato da Jeff Porter, sommelier di lunga data che ha lavorato in alcuni dei migliori ristoranti italiani negli Stati Uniti.