Di Lamberto Colla Parma, 26 gennaio 2025 – Un tornado alla Casa Bianca sbaraglia le carte della geopolitica mondiale. Una voce “Fuori dal Coro” che vuole far sentire la voce sua e di altri milioni di persone che in questi ultimi 20 anni sono stati relegati ai margini della società; indistintamente che fossero scienziati e premi Nobel piuttosto che liberi cittadini con capacità d’ascolto, di elaborazione e infine anche coraggiosi nel sostenere, educatamente, le loro opinioni. Fascisti, omofobi, razzisti e rincoglioniti erano i più frequenti epiteti riservati per costoro.
Opinioni perseguitate dalle varie ideologie WOKE, “POLITICALLY CORRECT, CANCEL CULTURE o pseudo GREEN e regolarmente censurate dai Fact Checkersempre pronti a trovare quei cavilli improbabili ma utili a “censurare” e mettere al bando gli autori e i loro mezzi di comunicazione.
Elon Musk fu il primo a liberare un social media, “Twitter” divenuto “X” nelle sue mani, e con Trump non ancora insediato alla Casa Bianca, senza vergogna, Zuckerberg con uno spettacolare testa coda, se ne è uscito dichiarando che venne obbligato, dai predecessori, alle censure degli avversari e delle posizioni contrarie al “Pensiero Unico Dominante”.
Nonostante Trump abbia al suo fianco il fondatore di Tesla, ha dichiarato l’auto elettrica come una gran fregatura. Tant’è che lo stesso Elon Musk, alcune settimane orsono, aveva anticipato il cambio di rotta verso la tecnologia idrogeno, peraltro una tecnologia già indagata e in stadio avanzato di progettazione, dai giapponesi e dai cinesi.
A resistere sulla auto elettrica solo gli europei. Gli unici a non disporre delle materie prime per produrre le batterie, ma sottostanti al dominio dei “Verdi” che ancora sono ago della bilancia della politica UE, che si ostina a finanziare la riconversione verso una tipologia di vettura assolutamente non apprezzata dai consumatori.
Diverse sono le ragioni del mancato apprezzamento dell’auto elettrica e tutte ben comprensibili:
- Costo acquisto molto elevato;
- Costo delle ricariche elevato e ancora privo delle accise che verrebbero in seguito introdotte;
- Limitate postazioni di ricarica;
- Mal funzionamento delle stazioni di ricarica;
- Ridotta autonomia;
- Pericolo di incendio e conseguente impossibilità tecnica di spegnimento oltre all’alto voltaggio che potrebbe correre nella carrozzeria.
Oggi i detrattori di Trump si stanno facendo compatire anche accusando quel gesto entusiastico di Elon Musk in occasione del giuramento e, manco a dirlo, immediatamente etichettato di fascismo. Ammesso e non concesso che il saluto con il braccio teso nel saluto fascista non è reato (come stabilito dalla Corte di Cassazione del 19 gennaio 2024), ma quando il patron di Tesla sosteneva le campagne elettorali di Barak Obama e di Hilary Clinton nessuno dei sinistri ebbe nulla da eccepire.
Siamo alle solite. Il doppiopesismo della nostra sinistra, quella priva di idee e ideali, incapace di proporre e di collaborare per un bene comune, sarà sempre più marcato mano a mano che la distanza dal popolo crescerà e questo porterà a maggiore violenza espressa dalle loro frange estreme, dai centri sociali ad esempio, istigate da certi leader sindacali (vedi Landini) che inneggiano alla rivolta sociale e spintaneamente grazie alla libertà concessa ai delinquenti di seconda generazione che mettono a ferro e fuoco le periferie e i centri storici grazie alla benevolenza dei detrattori della Meloni.
C’è da augurarsi che qualche irresponsabile non spinga Trump a cadere nella trappola bellica perché, già nel suo precedente mandato aveva dimostrato quanto fosse forte la sua volontà di operare per la pace, mostrando a tutto il mondo come le due Coree ritrovarono un equilibrio pacifico, sancito dalla stretta di mani, sul confine, tra i due leader con in mezzo il Donald d’America.
Ed ora, nonostante le criticità dovute al tempo trascorso nei conflitti, ci auguriamo che il Tycoon possa riportare pace in europa e in medio oriente, prendendo per mano sia Volodymyr Zelens’kyj che Benjamin Netanyahu per condurli a paci durevoli.
Probabilmente la pace in Ucraina ci costerà la ricostituzione dell’apparato bellico, consumato in un conflitto tanto sventurato, quanto inutile e non voluto dai popoli, e in un ulteriore incremento al 5% del PIL delle nazioni della quota destinata agli armamenti dei paesi NATO.
Ma se questo costo servirà per non cagionare nuove morti, ben venga.
Infine, tralasciando per un momento la questione dei dazi che sempre sono stato un pallino degli americani perché ne parleremo in altro specifico articolo, altro capitolo che farà scalpore e discutere è l’esclusione degli USA dall’OMS, che per l’Organizzazione Mondiale della Sanità vale il 20% del budget. Una scelta che diventerà esecutiva dal 2026 e che nasce sull’onda della pessima gestione pandemica e della eccessiva quota destinata ai privati, come ad esempio la Bill & Melinda Gates Foundation, che nel 2022 donava 693.053.079 di $.
Anche in questo caso, solo per il fatto di contestare l’utilizzo di farmaci mRNA e obbligare la popolazione a iniettarsi prodotti sperimentali, Robert Kennedy è già stato definito un “NO VAX”, nel senso più dispregiativo del termine, dai sostenitori delle politiche pandemoniache.
Sulla questione della OMS e più in generale degli organismi sovranazionali come la stessa UE, la NATO, l’ONU, ecc…, sarebbe opportuno riaprire un dibattito affinché le identità dei popoli e delle nazioni vengano salvaguardate e le loro funzioni subordinate alle decisioni dei capi di governo e non al contrario, come si vorrebbe anche per la OMS.
Ben venga quindi qualcuno che sbaragliando le carte, dal caos riporti gli uomini alla ragione.
Forse non sarà Trump a realizzare o a portare a compimento il sogno di pace e fratellanza, ma intanto un primo seme è stato piantato. Vedremo se germoglierà, in modo trasversale a tutti i campi religiosi.
Buona fortuna Donald Trump & C.
(Vignetta di Romolo Buldrini l’Aquila)
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