Aggressione di un lupo a un bambino a Finale Ligure.

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SONDRIO 20 AGOSTO 2024 – Il giorno di Ferragosto una famiglia di turisti lombardi aveva montato una tenda da campeggio in un terreno adiacente una strada nell’altopiano delle Manie, una vera e propria terrazza sul mare con fitti boschi che si estendono tra Finale Ligure e Spotorno, attraversata da una estesissima rete sentieristica. Si tratta di un territorio caratterizzato da molti prati e dalla presenza di numerose grotte abitate nella preistoria. Le Manie hanno anche una notevole fauna selvatica, tra cui una popolazione di lupi. La famiglia non si era  accampata in uno dei camping attrezzati e ben illuminati della zona, ma in un prato. Comunque non era sola, perché c’erano altre tende, con diverse famiglie.

La notte di Ferragosto è accaduto un fatto inquietante, e nella parte finale anche terrificante, il tutto immortalato da un video fatto dallo stesso bambino visibile qui: https://www.facebook.com/reel/391355080298983?locale=it_IT La madre, più in alto, osservava la scena: il figlio era stato avvicinato da un animale, senza alcun dubbio un lupo appenninico viste anche le evidenti e caratteristiche bande scure (dette signature) sulle zampe anteriori. Perché l’animale si sia avvicinato nel buio totale non è dato saperlo. Qualche dato e ipotesi  l’abbiamo grazie alla gentilezza e disponibilità del dirigente responsabile del Settore fauna selvatica, caccia e vigilanza venatoria della Regione Liguria. Una delle ipotesi è che l’animale abbia aggredito il bambino perché difendeva una fonte alimentare, per esempio una sua preda lì vicina e non visibile a causa del buio. Ma l’accurato sopralluogo fatto la mattina dopo dalle guardie regionali non ha rivelato nulla. Non è detto che lì o nei pressi siano state fatte le classiche grigliate ferragostiane il cui odore ovviamente avrebbe potuto attirare il lupo. La famiglia ha dichiarato di non avere attirato animali con l’offerta di cibo, e questo parrebbe ritenere il Settore Vigilanza. La famiglia del bambino ha inviato una mail in Regione descrivendo l’accaduto.

Inizialmente il bambino pareva quasi indifferente, mentre filmava col telefono cellulare l’incontro. Ma a un certo punto l’animale ha preso a fare brevi e forse falsi attacchi e allora il bambino si è spaventato e ha urlato alla madre di fare rumore per spaventare il lupo, che però questa volta ha aggredito veramente. Il bambino è caduto ma si è subito rialzato, fuggendo mentre la madre urlava e presumibilmente le altre persone delle tende accorrevano. Molti hanno poi scritto a riguardo sui social che se il lupo avesse veramente voluto attaccare l’avrebbe fatto, specialmente quando il bambino fuggiva. Ma può anche darsi che le urla e la presenza di altre persone abbiano spinto l’animale a fuggire. A quanto dichiarato dal dirigente di settore, il lupo avrebbe fatto un attacco con l’atto di mordere il braccio del bambino: secondo alcuni l’avrebbe “pinzato”, ossia stretto con le fauci ma senza perforazioni, e poi avrebbe fatto lo stesso con il padre subito intervenuto. Ma il dirigente ha negato ambedue le cose. Bisogna capire se il lupo con la bocca abbia lasciato comunque saliva sulla pelle o indumenti del bambino perché in tal modo si potrebbe avere il Dna dell’esemplare. Non sappiamo se sono state trovate lì impronte o feci presumibilmente lasciate dal lupo.

Cosa incredibile è che in zona parrebbe che la notizia non sia circolata, tanto che i diversi cacciatori locali da noi contattati avevano visto solo il video divenuto ormai virale, ma senza sapere che il fatto era avvenuto proprio a Finale Ligure. Ma il fatto è realmente avvenuto, come avevamo divulgato (ma non pochi media liguri e non solo non hanno inteso divulgare il fatto, pur comunicato loro da noi per iscritto…). Chi si è mosso con solerzia è invece stato il Settore fauna selvatica, caccia e vigilanza venatoria della Regione Liguria, che ha fatto immediatamente piazzare due fototrappole nel punto. Non solo, è stato autorizzato l’uso per le guardie regionali di fucili caricati con proiettili di gomma per colpire e dissuadere l’animale ad avvicinarsi ancora agli umani e alle case. Come scoprire qual è tra i tanti lupi? Perché un esemplare problematico, a differenza degli altri, non ha timore dell’uomo e tende ad avvicinarsi. Si è cercato, nel mondo ambientalista/animalista anche locale, di fare credere che l’animale del video non sia un lupo ma un cane lupo cecoslovacco. No, è un lupo, forse subadulto ma già di dimensioni importanti, si suppone – paragonandolo con alcuni dettagli visibili nel video – di circa 27-28 kg. Tutti i ricercatori e zoologi da noi interpellati, dopo avere studiato il video, hanno dichiarato che fenotipicamente trattasi di lupo.

Il problema che hanno sollevato diversi esperti è che il lupo avrebbe potuto ritirarsi al buio, ma invece ha reagito fulmineamente. Si teme che quindi, questa volta o anche prima, abbia perso la presunta paura della specie per gli esseri umani e che quindi potrebbe rifarlo. I lupi confidenti/problematici/pericolosi vanno catturati o abbattuti (non ci auguriamo quest’ultima cosa) come prevede l’art. 16 della Direttiva Habitat, adottata anche dall’Italia. Tra l’altro è pure dovere del sindaco intervenire anche decisamente, poiché a prescindere da altre figure è il responsabile della tutela della pubblica incolumità, come dice la legge. Anche in Liguria vi sono già stati episodi di lupi problematici, come quello che  nell’ottobre 2023 aveva destato allarme nella zona della Maddalena del comune di Sassello e che poi si avvicinò minacciosamente davanti alla casa di una donna. Il marito, che era in casa e  subito intervenuto, lo aveva ucciso a fucilate, denunciandosi subito dopo. Specie protetta o no, il tribunale di Savona, su richiesta della stessa Procura, dispose poi l’archiviazione del procedimento a carico dell’uomo, che si era trovato nella condizione di essere costretto a sparare per difendersi da un potenziale pericolo. Il lupo ha perso ormai la paura dell’uomo, non essendone più minacciato da decenni in quanto specie protetta. Così come gli orsi, devono vivere liberi e secondo natura, ma gli esemplari problematici e pericolosi no, come stabilisce, ripetiamo, la stessa Direttiva Habitat che li protegge.

A quanto ci risulta è la prima volta che una simile interazione aggressiva tra essere umano/lupo viene filmata in Italia, mentre altri attacchi concreti sono avvenuti ma non sono stati filmati. Gli ultimi in Italia sono stati quelli di Vasto e aree limitrofe del 2022-23 in cui una lupa (poi catturata, pura come da Dna esaminato dall’Ispra, e del tutto selvatica) nell’arco di dodici mesi attaccò 15 persone, mandandone all’ospedale 13 inclusi due bambini di 4 anni azzannati e feriti addirittura di giorno in spiaggia, salvati solo grazie all’intervento dei genitori che li strapparono all’animale trattenendoli per le gambe mentre tentava di trascinarli via.

Nel 2013, nel mondo si stimavano già circa 300.000 lupi. Il loro numero anche in Europa è aumentato notevolmente (più 1.800%), tanto che l’Unione Europea ne aveva valutato un declassamento del suo status, da specie particolarmente protetta a specie protetta. La nazione europea con più lupi è proprio l’Italia (in cui dal 1971 la popolazione è aumentata del 3.700%, oggi probabilmente almeno del 4.500%), che ne ha ormai più della Romania e della Spagna. La presenza stimata in Italia di una media di 3.307 lupi (forchetta 2.945-3.608), dal monitoraggio dell’Ispra, è ormai vecchia, risalendo al 2020-21.Da recenti studi scientifici è risultato che una zona d’Italia, ossia l’area piacentina-parmense, ha la più alta densità di lupi al mondo, 11 esemplari per 100 km quadrati, più della Mongolia, Russia o Canada.

 Video: https://www.facebook.com/reel/391355080298983?locale=it_IT

 Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali

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