di LGC Parma, 20 febbraio 2024. A moderare il convegno “Il ruolo, la valorizzazione e il pagamento dei servizi ecosistemici è stato il giornalista parmigiano Giuseppe Milano, il quale dopo l’introduzione e i saluti di rito ha lasciato la parola al “padrone” di casa, il presidente della Provincia di Parma Andrea Massari. Il presidente, oltre a ringraziare gli intervenuti, ha inteso sottolineare l’importanza delle province nel sostegno ai piccoli comuni, molto spesso in difetto numerico di personale, ma soprattutto nella gestione e creazione di reti e infrastrutture.
Il microfono è quindi passato al professor Riccardo Santolini (Università di Urbino), chiamato al tavolo dei relatori insieme al presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano Fausto Giovannelli, a relazionare sul progetto che ha dato titolo al convegno prodromico alla assegnazione dei titoli di “credito” alle aziende partecipanti al progetto che, a distanza di un anno sono più che raddoppiate passando dalle iniziali dodici alle trenta attuali.
Il cattedratico, illustrando compiutamente il lavoro scientifico, ha lanciato l’allarme sulla fragilità degli ecosistemi e sulla necessità di intervento con progetti che prendano in considerazioni molteplici variabili, posto che sono molti i punti di vulnerabilità. I temi dello sviluppo sostenibile sono talmente importanti da essere stati inseriti nella Costituzione Italiana agli articoli 9 e 41.
Quindi, conclude Santolini, “far funzionare la natura non è un esercizio ma un obbligo costituzionale”.
“Sono diverse le ragioni per cui le aziende acquistano i Crediti di Sostenibilità – ha invece spiegato il presidente Fausto Giovannelli, – : c’è chi lo fa per incrementare la competitività nelle gare pubbliche e per rispondere ai Criteri Ambientali Minimi; chi, come in ambito culturale, per mitigare le emissioni e per offrire un valore aggiunto ai servizi offerti. Ma anche imprese con sede nei territori dove sono localizzate le foreste per accrescere le ricadute positive della propria attività sulla comunità locale. Tutte sono comunque accumunate da un forte senso di responsabilità sociale e dall’aver avviato strategie di miglioramento delle proprie performance ambientali e climatiche”.
Secondo l’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), infatti, il progetto del Parco nazionale non solo rappresenta un esempio pionieristico di valorizzazione economica dei servizi ecosistemici (dal convegno è emersa con forza la richiesta di una legge nazionale in materia), ma anche un elemento da considerare per riequilibrare, nella pianificazione urbanistica, i rapporti tra le aree interne a rischio spopolamento e le città. La produzione di crediti ha intanto visto l’anno scorso un aumento del 272% rispetto al 2022: sono passati da 4.009 a 14.933. Di questi ne sono stati venduti 3.600, per un valore economico di 105.000 euro. La stima dell’ente Parco per il 2024 è di raddoppiare questa cifra “e arrivare anche a 400 o 500.000 euro”. I boschi dell’Appennino tosco emiliano, continua Giovannelli, “hanno circa un miliardo di alberi. Sono la nostra Amazzonia, un patrimonio importante da sottrarre alla coppia ‘abbandono’ e ‘taglia e brucia’ e da includere in un’idea di sviluppo sostenibile, circolare, e anche di relazione tra l’Appennino e le città e tra i produttori di servizi ecosistemici e i loro beneficiari“.
“Si tratta di un progetto ambizioso – ha commentato l’Assessora alla Programmazione territoriale, politiche forestali e servizi ecosistemici della Regione Emilia-Romagna Barbara Lori – in linea con il Patto per il lavoro ed il clima. Boschi e delle foreste, che coprono oltre il 30% del territorio regionale, possono così essere gestiti in maniera consapevole. Quindi diffondere di buone pratiche per incrementare gli assorbimenti di anidride carbonica nella filiera foresta-legno, ma anche dare un contributo al miglioramento della qualità dell’ambiente e ad attivare cicli virtuosi”.
In calce al convegno Sono stati consegnati dal direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Giuseppe Vignali gli attestati con i quali assegna i Crediti di Sostenibilità alle 30 aziende che nel 2023 hanno scelto di sostenere l’innovativo progetto nato appena due anni fa che come si diceva sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente.
Le 30 aziende sostenitrici a cui è stato rilasciato oggi l’attestato sono (in ordine alfabetico):
• Ambiente Lavoro Salute S.r.l.
• Arbizzi Soc. Coop.
• Attolini Spaggiari Zuliani & Associati – SLT
• BCC Felsinea Soc. Coop.
• Beyfin S.p.A. Società Benefit
• Canossa Events S.r.l.
• CIRFOOD s.c.
• Confcooperative Terre d’Emilia
• Coopservice Soc. Coop. p.A.
• Copma S.c.r.l.
• È COSÌ S.r.l.
• Esclamativa S.r.l.
• FIR – Federazione Italiana Rugby
• Fondazione Palazzo Magnani
• Fornovo Gas S.p.A.
• Studio Arlotti Comunicazione di Gabriele Arlotti
• I.C.E.FOR S.p.A.
• L’Operosa S.p.A. Società Benefit
• Louder Italia S.r.l.
• L’Ovile Coop. di Solidarietà Sociale S.c.r.l.
• Olians Plast S.r.l.
• PedersoliGattai
• Punto 3 S.r.l.
• Serenissima Ristorazione S.p.A.
• TAUW Italia S.r.l.
• Techfem S.p.A.
• Tedaldi Costruzioni S.r.l.
• Trasporti Integrati e Logistica S.r.l.
• Vimi Fasteners S.p.A.
• Webranking S.r.l.
Maggiori dettagli sul numero di Crediti di Sostenibilità acquistati da ciascuna realtà, le misure che hanno generato i crediti e come essi saranno utilizzati saranno presto disponibili nella sezione Trasparenza del sito di progetto www.creditisostenibilita.it .
SINTESI: I risultati del progetto Crediti di Sostenibilità nel 2023
Al secondo anno di attività, il progetto ha migliorato tutti gli impatti, ambientali, sociali ed economici.
Dagli 8.300 ettari di foreste certificate nel 2022 ai 21.550 del 2023, grazie al coinvolgimento di 30 gestori forestali (17 in più rispetto all’anno scorso).
Da 4 mila Crediti di Sostenibilità generati nel 2022 a 14.953 prodotti nel 2023: il tutto per distribuire il valore economico generato dalle foreste direttamente alle comunità locali (proprietari e gestori forestali) che si occupano della loro gestione sostenibile.
Oggi per le aziende che intendono aderire subito al progetto sono disponibili per l’acquisto ancora circa 9.000 Crediti di Sostenibilità.
Maggiori info su www.creditisostenibilita.it o scrivendo a info@creditisostenibilita.it
(Con il contributo di Gabriele Arlotti Ufficio Stampa Parco nazionale Appennino e Riserva di Biosfera #Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano)