Cereali e dintorni. Breaking news

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 25 ottobre 2022 – 

Le notizie dal fronte “caldo”, inteso dai territori martoriati dalla guerra, non sono molto confortanti, perché le navi ferme nel Mar Nero, cariche ci sono, e sono ben oltre un centinaio, ma il problema è che le operazioni ispettive e burocratiche aggiuntive, alle solite ordinarie, consentono la partenza di poche imbarcazioni  al giorno, con il risultato di non riuscire sicuramente a smaltire il traffico già stivato prima dell’ultimatum a fine Novembre. 

Considerando inoltre che gli armatori non intendono impegnare altri capitali “al buio”, la prospettiva sarà esclusiva di nuovo via terra, con le consuete variabili rialziste. 

Da un’attenta analisi di alcune delle più autorevoli agenzie che monitorano il mercato cerealicolo è risultato che le stime vengono smentite ogni volta in difetto, dai dati reali di raccolto, e idem per le semine, a causa degli stravolgimenti climatici, gli acreaggi reali vengono sempre limati rispetto a quelli stimati. Il fatto è che, geograficamente parlando, la situazione riguarda il “mondo” produttivo non influenzato dal conflitto europeo: Nord America e sud America. 

E’ un mix di notizie “rialziste” che spesso pero’ non trovano l’attenzione che meritano, o vengono snobbate in favore di un “vedremo” e poi magari, “i buoi son già scappati dalla stalla” per usare un eufemismo agreste. 

Il periodo più critico quasi certamente sarà il primo quadrimestre 2023! e l’unico rischio per chi acquista o ha acquistato (pochi) su tale periodo è che finiscano le varie guerre in questo periodo di esecuzione. 

INDICI INTERNAZIONALI 18 ottobre 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 1.831 punti, il petrolio wti è stabile a circa 85 $ al barile, il cambio €/$ gira a 0,97755 ore 10,20 

Per il settore biodigestori segnalo la presenza sul mercato di sansa di oliva liquida, ancora disponibilità di vinacce umide. 

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