Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 10 settembre 2025 – Segnalazione del 3 settembre 2025-
Mentre la Cina festeggia l’anniversario della guerra vinta contro il Giappone e il Presidente Cinese mette in mostra il suo potente arsenale bellico oltre che i suoi invitati di prestigio, il rappresentante commerciale Li Chenggang a Washington, non ha raggiunto l’accordo con gli USA e questo evidenzia maggiormente l’opposizione geopolitica della Cina agli Stati Uniti.
Quindi sul comparto soia pesano i timori di un rallentamento della domanda cinese.
Una sintesi del mercato interno: grano ancora in leggero ribasso, cereali minori stabili, mais in ridimensionamento.
A tutt’ora si difende bene il mais estero in quanto non c’è ancora la spinta dall’ estero e il portuale è la principale fonte di approvvigionamento e le derivazioni mais ucraino si stanno esaurendo; infatti, per la derivazione certa Ucraina si paga un premio di 10-12€ tonnellata rispetto alla “qualità ogni origine”.
Tutti in fila al porto a caricare e comunque il vero mercato del mais lo vedremo ad ottobre inoltrato con ingenti arrivi sui porti nazionali. Cruscami e farinacci in leggero ridimensionamento ad eccezione del farinaccio di tenero. Buccette di soya in calo perchè qualcosa è arrivato e proteici sempre a buon mercato. Seme di cotone stabile, foraggi stabili, ad eccezione della medica disidratata in aumento.
Per il mondo delle bioenergie abbiamo disponibilità di vinacce d’uva esauste diraspate a valori inferiori ai 50€ tonnellata, a breve allo studio ci sarà disponibilità maggiori di farinette di mais e di crusca di frumento.
Il problema delle certificazioni dei fornitori sempre caldo!
Indici Internazionali al 3 settembre 2025
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 1.986 punti, il petrolio wti è salito a circa 65$ al barile, il cambio €/$ gira a 1,16328 ore 08.58.
