di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 16 settembre 2022 – A seguire le chiusure del 14/9.
Come è possibile osservare, le differenze ci sono e sono dovute principalmente alla spinta delle vendite “tecniche” dei fondi che hanno aggiustato le loro posizioni dopo l’impennata causata dal report dell’USDA di lunedì scorso (meno rese e meno produzioni sia per corn sia per soia).
Ma più in generale la paura della recessione globale spinge gli investitori a uscire dal mercato delle commodities. Il grano invece si è apprezzato sostenuto dalle solite preoccupazioni per la tenuta dei corridoi umanitari nel Mar Nero.
Ecco che le perplessità espresse nelle precedenti comunicazioni come “il possibile calo dei consumi.”, hanno trovato conferma. In sintesi, la merce non manca, le vere criticità sono la guerra, la centrale nucleare, il costo dell’energia e i problemi logistici.
Solo quando si manifesterà un calo di consumi fortemente tangibile, allora si potrà riscontrare un ridimensionamento più sensibile e duraturo.
Nel mercato interno, nulla di nuovo rispetto a quanto scritto in precedenza, salvo una certa tensione sulla farina di soya a causa di una serie di problemi e concomitanze industriali e di logistica.
Per il mondo e il mercato delle bioenergie si suggerisce di approfittare del lento ridimensionamento dei cruscami e delle vinacce umide e semole umide di mais. Questi prodotti sono maggiormente disponibili per il fatto che essiccare costa molto di più.
Ciononostante, anche la loro domanda è aumentata, e qui entra in gioco il problema della logistica su gomma, che accomuna anche altri settori, la legge dei vasi comunicanti e delle filiere che si interrompono assumerà maggior peso con il passare del tempo, specie in autunno inverno!
INDICI INTERNAZIONALI 16 settembre 2022
L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.595 punti, il petrolio wti è salito a circa 87 $ al barile, e il cambio gira purtroppo a 0,99683 ore 09,28. Questo recupero del dollaro fa quasi svanire i cali di cui sopra.
Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano