Cereali e dintorni. Il mercato potrebbe ridimensionarsi ma…

0
428

di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 18 novembre 2022  –

Parrebbe finalmente che ci sia un ridimensionamento del mercato, ma i “se” la fanno ancora da padrone: 

– Se resta aperto il Mar Nero ben oltre i 120 giorni appena concessi, i Cereali, specie il Mais, dovrebbero avere spinta al calo così come il Seme di Soya; 

– Se e quando arriverà più farina di soya (dicembre) e riprenderanno a spremere normalmente anche all’interno, smaltendo le lunghe code, il mercato dovrebbe appesantirsi e calare. 

– Se il calo pilotato delle borse finanziarie Asiatiche non riversa soldi sulle commodities la spinta potrebbe farsi costante. 

Al momento apprezziamo questa flessione, ma si tenga presente che il primo quadrimestre dell’anno potrebbe riservare sorprese, specialmente sui cosiddetti sottoprodotti. 

Intanto nel mondo del consumo si è diffuso il “sentore di crollo” vedremo se sarà così, e se invece, dopo una lunga galoppata la riduzione dei valori sia fisiologica. Intanto il calo dei consumi non è ancora a livello globale, vedremo, andando avanti, cosa succederà. 

Il mercato locale è certamente depresso/stagnante, si voglia per i bassi volumi, si voglia per il patrimonio zootecnico in riduzione, o anche per i minori sprechi, certo è che l’autoproduzione per molti non sarà sostenibile sino alle nuove campagne primaverili. 

Quindi il mercato potrebbe avere delle “fiammate” a medio termine. 

Ma i rischi sono dietro l’angolo: prima fra tutti la logistica su gomma, oltre al fatto che il numero degli “Attori” importatori si sta riducendo, e infine il meteo in Sud America. 

Molto rumore sui contratti di farina di soya sui 12 mesi del ‘23, ma attenzione che il secondo semestre, ai valori attualmente in circolazione sul mercato, potrebbe essere penalizzante, perciò sarebbe opportuno coprirsi sul primo quadrimestre confidando che i raccolti del Sud America vadano bene e che il calo dei consumi faccia la sua parte. 

Indici Internazionali al 18 novembre 2022

L’’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 1.228 punti, il petrolio wti è sceso a circa 82 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,03707 ore 08,34 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

 Visitando il nostro sito Internet o cercandoci su Facebook (cliccando mi piace O.C.C) troverete dei tachimetri d’indicazione commerciale

(per accedere alle notizie sull’argomento clicca qui)

@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini 

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

Google search engine