di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 20 agosto 2021 – A seguire i prezzi del 2 settembre 2021:
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in centesimi di dollaro per Bushel per semi, corn e grano, in dollari per tonnellata corta per la farina.)
I danni dell’Uragano Ida hanno colpito i terminal di carico di due importanti ditte del settore, riducendo per settimane o per mesi la capacità d’imbarco dal golfo del Messico; questo ha portato per tre giorni dei ribassi, ma ieri il mercato ha dato segni di ripresa (anche perché gli acquisti Cinesi comunque sono presenti).
Con i ribassi le farine di soya per il 2022 girano intorno ai 373€ per la 44 e 383€ per la proteica 46,50% partenza sui porti, quindi con un nolo di 15/17 si arriva a 388/390 e 398/400€ arrivo. Da notare che ci sta aiutando il cambio Euro-Dollaro.
Continua la confusione e lo stato di tensione dei cereali; il Grano tenero incrementa ancora i propri valori e il Grano Duro continua la sua corsa verso i 500€ tonnellata. L’Orzo rincara sensibilmente e il Mais nazionale allarga il suo differenziale tra le qualità 103 di base e 103 garantito 5 ppb.
Il mais estero tiene il mercato imperterrito e aumenta le sue quotazioni, in attesa dei nuovi raccolti. Il mais estero è in congiuntura di raccolto tra il vecchio e il nuovo e fisicamente mancano merce e camion, inoltre la paura e il timore tossine fa sì che la merce estera aumenti di prezzo sensibilmente.
Continua la ritrosia degli esteri nel dare valori accettabili sui futuri, medio e lungo termine, pare che il problema tossine stia interessando alcune zone dell’Est Europa.
I fondamentali, a parte i rallentamenti al carico che sta causando e che causerà l’uragano, non sono cambiati, potrebbero cambiare se i danni dovessero essere ingenti, quindi rallentando o fermando l’esportazione porterebbero a rimpinguarsi gli stock interni, ma questa al momento è solo un’ipotesi, occorre aspettare l’USDA al 10/09 per vedere se si registrerà un aumento dell’acreaggio seminativo a soya. Purtroppo, il “3”, come prima cifra, stenta ad arrivare e forse anche il dato dell’acreaggio ci potrà aiutare. Purtroppo, i noli navali non tendono alla discesa e questa componente del prezzo/costo sfugge ai più.
Per il comparto delle bioenergie il caro trinciati sta creando sconcerto e la corsa sui mesi futuri di matrici/prodotti alternativi, è ormai una gara!!!, qui ci si sta sbizzarrendo cercando anche prodotti dall’estero, ma come al solito la diffidenza verso matrici diverse lascia pochi la possibilità di approfittarne.
INDICI INTERNAZIONALI 3 SETTEMBRE 2021
L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 4.001 punti, (premi/noli in aumento) il petrolio wti gira a circa 69 dollari al barile, e il cambio gira a 1,18787 ore 10,25