Cereali e dintorni. Mix micidiale di fattori mantengono lo stato confusionale.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 27 settembre 2022 –

Ecco le chiusure di Chicago di ieri sera 26/09/2022

Il mix micidiale di fattori continua a mantenere i mercati all’origine confusi: dopo i tumultuosi aumenti seguono ribassi, ma il cambio Euro Dollaro vanifica in gran parte i cali, e a questi noi Europei, ma specialmente noi italiani dobbiamo aggiungere altri fattori di rincaro. Infatti, diverse aziende agroindustriali stanno riducendo le loro produzioni, vuoi per il caro energia, ma anche per il calo dei consumi. 

La situazione si sta facendo molto complicata anche perché le ricadute sono sulla logistica specie per quella dall’estero, che porta in Italia e poi esporta verso l’estero. Inoltre, si vocifera di possibili fermi di produzione di grandi stabilimenti sempre legati al caro energia. Insomma, un “Risiko” molto difficile e pericoloso. 

Nel mercato interno: poco di nuovo, scambi limitati, consumi bassi, molta incertezza. L‘unica certezza che stiamo vivendo è appunto l’incertezza per i soliti noti motivi. 

A tutto ciò aggiungiamo l’incubo qualità del mais certamente nazionale, ma questo lo sapevamo, ed ora aggiungiamo anche alcune origini per l’estero, in misura inferiore al nostro, ma in misura superiore a quanto visto in passato. Il problema è serio, diffuso e di non facile soluzione allo stato attuale. Il sistema migliore per chi è più esposto è quello, oltre che l’autocontrollo, di diversificare le fonti di amido. Riscoprire orzo, sorgo, frumento e triticale. 

L’altro grave contingente problema è il caro farina di soya, che perdura oltre ogni ragionevole previsione, (forse però questo fatto è anche dovuto ad un’attenta e ristretta regia, prova ne è che altri proteici non seguono pedissequamente l’andamento della farina di soya). 

Per il mondo e il mercato delle bioenergie consiglio di approfittare del lento ridimensionamento dei cruscami e delle vinacce umide e semole umide di mais. Questi prodotti sono maggiormente disponibili per il fatto che essiccare costa molto di più. Lo studi OCC ha disponibilità anche di un lotto di zucchero declassato ad uso zootecnico/bioenergetico, ma che può andare in consegna solo nelle regioni del Nord. 

INDICI INTERNAZIONALI 27 settembre 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è stabile a 1.813 punti, il petrolio wti è sceso ancora, a circa 77 $ al barile, (però chissà perché “alla pompa” NO…) e il cambio gira purtroppo a 0,96652 ore 08,19 (cambio che ci sta strangolando) 

 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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