di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 27 settembre 2023 – 26.09 .23
Mercati internazionali: nulla di nuovo, solo confusione e preoccupazioni, derivanti da più fattori: il clima avverso in Argentina ed in Australia, le tensioni geopolitiche, e la tenuta della finanza con il crollo di Evergrande (la crisi era già nota da tempo, e i tentativi di rimando del crollo altre volte avevano funzionato).
Il mercato nazionale in pillole: consumi sempre bassi, scambi rarefatti, però è da segnalare che: il mais è entrato in una fase di resistenza e all’estero iniziano i raccolti, ormai è pressoché finita la spinta agostana e settembrina dello “svuota” silos per il raccolto e da ora i trasporti saranno assorbiti dalla campagna così da creare ancora più disagio. Così come anche il grano che è entrato in resistenza; senza riflessi, per ora, l’orzo ma sicuramente ne risentirà. I cruscami cercano di risalire. I proteici con le farine di soya sempre ben tenuti, (ieri sul 2024 quotavano 459€ partenza porto Ravenna) stabile la colza, cedenti le farine di girasole, foraggi e fibrosi fermi, sottoprodotti della lavorazione del riso in appesantimento per pule e i farinacci. Semi oleosi in attesa del nostro nuovo raccolto, dall’est ci stanno invadendo con del seme di soya a valori sino ad un mese fa impensabili. Questo ha portato al Listino della Granaria di Milano di ieri, dopo discussione, a togliere la quotazione del seme di soya portuale (nella voce max) che invece ha anche altre provenienze oltre a quelle dell’est, in quanto il differenziale minimo-massimo non era più giustificabile e sulla quotazione massima mancavano prove di scambi.
Per il mondo delle bioenergie si consiglia di approfittare dei cruscami prima della ripartenza. Quasi introvabile il mais tossinato dall’estero. Ancora maggior disponibilità di farinetta di mais. Interessanti i valori delle vinacce esauste fresche disponibili in quantità.
Comunque, con le guerre in corso e la situazione geopolitica in essere è quasi impossibile fare previsioni!
Onestamente dobbiamo ammettere che, dai valori di gennaio ad oggi, il ridimensionamento è stato notevole, ma non può essere eterno. Certo è che sino a quando Cina ed Europa non ritorneranno ad essere economie marcianti il mercato, fatte salve catastrofi climatiche o altri guai logistici, non dovrebbe salire.
Indici Internazionali al 27 settembre 2023
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.694 punti, il petrolio wti è salito a circa 91,50 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,05659 ore 08,20
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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.