di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 19 dicembre 2022 –
La Guerra va avanti e il leader Ceceno Ramzan Kadyrov invita i mussulmani del mondo a dare filo da torcere ai paesi aderenti alla Nato.
I corridoi umanitari tengono seppur con tempi lunghi al carico e ai controlli, almeno sino a quando Putin lo permetterà o sino a che avranno possibilità di caricare le navi, visti i continui danni alle infrastrutture Ucraine. L’inflazione morde gran parte delle economie e le mosse delle banche centrali fanno pensare ad una fase di recessione specie in Europa e infatti come scrive Pellati informa: “Corn e grano sono di nuovo calati venerdì.”
StoneX: gli investitori continuano a essere offuscati dalla paura della recessione. Non se la sentono di mantenere posizioni di rischio. Il calo del comparto azionario e del dollaro ha aggiunto inquietudine. I semi e la farina si condizionano l’un l’altro. Petrolio giù, olio di soia giù. ”E così i fondi hanno ridotto le loro posizioni lunghe sui cereali, sui proteici la paura dei danni nell’areale dell’Argentina porta invece all’effetto opposto, quindi proteici sempre più tenuti. “ La Cina desta dubbi agli investitori per i problemi inerenti il Covid e la presenza a singhiozzo sul mercato delle commodities.
La finanza internazionale reagisce negativamente alle decisioni delle banche centrali e brucia ricchezza nelle piazze mondiali.
In tutto questo marasma muoversi è difficile specie nel nostro paese, e specie in questo momento prefestivo abbastanza lungo, anche nella scorsa settimana abbiamo potuto toccare con mano i guai derivanti dalla logistica su gomma scarsa in entrata, e precaria all’interno per i troppi lungi tempi di attesa ai carichi, scarseggiano inoltre diversi sottoprodotti, e poi il Cartello Soya che sta mettendo in difficoltà tutti quelli che non avevano posizioni sui mesi. Insomma, un vero inferno commerciale!
In tale frangente, chi aveva fatto acquisti con la logica di 1/3+1/3+1/3 sta soffrendo un terzo rispetto ai soliti eterni ribassisti o indecisi, in un mercato come quello che stiamo vivendo il prezzo dovrebbe essere il secondo fattore di scelta e il primo quello della certezza dell’esecuzione della merce, cioè possederla!
Nulla di nuovo per le bioenergie dove la certezza, per ora, è la carenza di matrici a buon mercato.
Indici Internazionali al 19 dicembre 2022
L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.560 punti, il petrolio wti è stabile a circa 75 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,06368 ore 08,15.
Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
