di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 9 febbraio 2022 – A seguire le chiusure di ieri 08/2/2022:
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina).
Il mercato è nervoso! Presto ci sarà un’altra USDA e gli avvenimenti e le notizie si accavallano in un crescendo di tensioni: la Cina che acquista, il Paraguay che per la prima volta nella sua storia acquista seme dall’Argentina confermando i problemi di siccità nel Sud America, le tensioni Ucraine, il caro energia che rigonfia i Noli e via così, senza interruzione da oltre un anno e mezzo. Come è logico pensare in questo trambusto la speculazione la fa da padrona.
Il mercato interno con consumi ridotti vede gli operatori andare a caccia delle alternative alle farine di soya, Si distingue per un leggero ridimensionamento del grano, l’avvio di una fase di calo dell’orzo, mentre il mais essendo, al momento, il cereale più a buon mercato mostra segnali di tendenza incrementali. Certo che se in Ucraina dovessero sparare un colpo di cannone la reazione dei cereali sarebbe violenta e al rialzo istantaneo. Qualora non dovesse succedere il calo non si mostrerà con le sembianze del crollo!
I cruscami continuano il loro calo, anche se meno marcato dei giorni scorsi; del resto l’industria molitoria lavora poco e questo vale anche per quella del mais.
I foraggi sono ben tenuti e ricercati quale fonte di risparmio per le razioni dei ruminanti.
Da segnalare il ridimensionamento del prezzo delle polpe in quanto vi sono stati alcuni arrivi di merce che hanno appesantito il mercato, le bucce di soya tengono le loro quotazioni.
Il seme di cotone rincara.
Le farine di soia rincarano ancora, mentre il girasole proteico ha un accenno di arretramento per lo stesso motivo delle polpe.
Il panello di lino è pressoché assente se non per quei pochi camion che arrivano dal Belgio.
Quindi in generale è un mercato ben tenuto; nulla è “in saldo” e purtroppo questa è una tendenza ed una fase che non è, nemmeno sarà passeggera, a breve termine.
Preme segnalare che la situazione delle farina di soya, stante le notizie dal Sud America, resterà instabile e “calda” sino a fine dei raccolti, per tutto il primo trimestre-quadrimestre, e inoltre potrebbe esserci un corto di merce sul nostro mercato interno tra aprile e maggio. Tutto a conferma che la situazione ha colpito anche i grandi traders.
Occorre affrontare questa situazione con lucidità e resilienza.
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INDICI INTERNAZIONALI 9 FEBBRAIO 2022
L’indice dei noli B.D.Y è salito a 1.503 punti, il petrolio wti è salito a circa 89.50 $ al barile, e il cambio gira a 1,14187 ore 8,35
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.