Domanda: quali sono le camicie nere?

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Di Lamberto Colla Parma, 24 novembre 2024 –  Scioperi a go go per ottenere quello che avrebbero potuto ottenere più facilmente dai Governi precedenti così affini ai sindacati.

Sinistra e sindacati che oggi scoprono quel problema sanità che hanno contribuito pesantemente ad alleggerire di risorse e di organizzazione, di trasporti, senza parlare della crisi automotive in ragione di una transizione ecologica disastrosa e demagogica.

Non solo sono i responsabili della maggior parte delle magagne nazionali, non solo hanno governato quasi due decenni senza mai aver vinto le elezioni, oggi pur di tornare a “sgovernare” l’Italia sono pronti a far scatenare la guerriglia urbana, non solo verbale.

Frasi inascoltabili che avrebbero dovuto essere censurate pesantemente, mentre sono rimaste impresse indelebili nella mente ma null’altro.

Partiamo dal Segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, pronto a chiamare all’azione dura, con una frase a dir poco da vergogna. Non solo, non chiede scusa ma la conferma orgogliosamente: “Confermo che serve una rivolta sociale perché è in discussione la libertà delle persone

Poi è la volta di un altro alto rappresentante di questa sinistra estrema, il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore che etichetta i giovani di “Rete dei Patrioti” e CasaPound che manifestavano (pacificamente e autorizzati) come “Camicie Nere”. Lepore infatti  aveva inveito pesantemente contro il governo dopo gli scontri avvenuti a Bologna nel giorno dei tre cortei in contemporanea (Rete dei patrioti, anarchici e antagonisti): “Sabato ci hanno mandato 300 camicie nere, mentre noi vorremmo i fondi per l’alluvione”.

Ma se inascoltabile, offensivo e e soprattutto, alla pari della dichiarazione di Landini, incitante allo scontro e all’odio, c’è stata pure l’infelice uscita della Eurodeputata Elisabetta Gualmini che, dal tubo catodico, ha difeso la mobilitazione violenta dei giovani compagni innescata per fronteggiare le 300 “Camicie Nere”, in quanto, ovviamente,  Bologna è Città Antifascista.

Intervenuta a Dritto e Rovescio, il programma di approfondimento politico di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio, la Gualmini visibilmente alterata da quanto avvenuto ha dichiarato: “La manifestazione? Potevano valutare di spostarla rispetto alla stazione di Bologna e qui l’offesa non è né alla sinistra né alla destra, ma quando tu sfili con le svastiche di fianco al luogo dove c’è stata la strage più incredibile del dopoguerra, con 85 morti e 200 feriti, una strage di matrice neofascista, vuol dire che non hai capito niente, vuoi dare una sberla in faccia a tutti i cittadini bolognesi, che siano di destra o di sinistra. Spostare quella manifestazione era doveroso, perché non è stata spostata?”.

A replicare in diretta è stato il Vice Ministro ai Trasporti Galeazzo Bignami il quale, infastidito, così risponde alla europarlamentare bolognese:  “Cosa c’entra il governo? Non si può dire che il governo ha mandato 300 camicie nere, ma ti rendi conto della gravità di questa frase? Ma chiedessero al sindaco, chiedessero al Prefetto. Ma non si può dire che il governo manda 300 camicie nere, perché poi alimenti l’odio e la violenza verso Giorgia Meloni da parte di chi decide chi menare o non menare, chi aggredire o non aggredire perché son loro a decidere chi è pericoloso”.

Tutto questo clima così permissivo verso ogni frangia estrema della sinistra, che può arrogarsi il diritto di assalire altri giovani che non la pensano come loro, che impediscono ai colleghi studenti di fare volantinaggio solo perché non di sinistra, di impedire i comizi e le presentazioni di libri da persone “non gradite”, passano come azioni democratiche e giustificate dagli unici “difensori della democrazia”, la loro molto personalizzata.

Infine sono inguardabili le scene di Vilipendio alla Bandiera di giovinastri che assaltano i palazzi, imbrattano il tricolore e lo sostituiscono con la bandiera palestinese invocando la PACE con fumogeni al cloro lanciati contro la polizia e dando l’assalto ai mezzi delle forze dell’ordine.

Sono costoro i “democratici” o sono i nuovi “Fascisti in Camicie Nere”?

No, sono semplicemente “Comunisti” e anche orgogliosi d’esserlo.

Vorrei ricordare che per il “Vilipendio alla Bandiera e ai simboli dello Stato” si rischiano pene con reclusione di diversi anni.

Un qualche Procuratore potrebbe intervenire? Anche il Presidente Sergio Mattarella potrebbe scandalizzarsi, qualcuno gli faccia vedere le immagini in un momento di pausa!

(Vignetta copertina: Romolo Buldrini – L’Aquila)

(Altre vignette di Gianfranco Colella Vignettista – Autore di SatiLeaks)

https://www.lastampa.it/cronaca/2024/11/08/video/landini_confermo_che_serve_una_rivolta_sociale_perche_e_in_discussione_la_liberta_delle_persone-14789136

https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/televisione/40883011/bignami-inchioda-la-gualmini-in-tv-e-lite-camice-nere-ma-ti-rendi-conto-della-gravita-di-questa-frase-.html

https://www.iltempo.it/personaggi/2024/11/22/news/tagada-maurizio-landini-sciopero-generale-rivolta-sociale-necessaria-salvini-40947805/

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