Il dubbio! Qualcosa non torna. Avremo un autunno ancora caldo e in mano al covid?

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Di Lamberto Colla Parma, 22 agosto 2021 165° giorno dell’anno 2 dell’era  COVID-19 – domenica-

E’ caccia spietata a quella massa di cinquanta-sessantenni che ancora non si sono presentati alla “casa del vaccino”. Nel frattempo invece, tra i camper sanitari in giro tra i mercati e gli appuntamenti liberi presso gli hub vaccinali fissi, i giovani pur di potersi muovere e godere di una estate in “semi libertà”  si stanno sottoponendo alle vaccinazioni.

Fatto sta che l’Italia ha raggiunto il più alto tasso di persone inoculate di tutta Europa raggiungendo, lo scorso 19 agosto la percentuale del 61% della popolazione completamente vaccinata. Addirittura, considerando solo gli over 12, – come riporta Il Sole 24 Ore – oggetto della campagna vaccinale, la percentuale di almeno parzialmente protetti è del 77,2% mentre il 67,6% è completamente vaccinato.

Ma, come già avevamo anticipato lo scorso 8 agosto con l’editoriale “Ma che Green Caos”, non è tutto oro quel che luccica. 

Stando alle aspettative, o comunque a quanto da tutti dichiarato sin dagli albori della malattia,  dovremmo risultare ormai prossimi alla soglia di quel 70% che garantirebbe l’immunità di gregge. E infatti Draghi & C., capitanati dal generale Figliuolo, stanno rastrellando tutte le periferie alla caccia dei potenziali untori

Ricchi premi e cotillon sono i richiami per i più giovani mentre per i più recidivi di mezza età sono stati attivate azioni vessatorie discriminanti, come ad esempio l’impossibilità di accedere alla mensa aziendale se privi di Green Pass, sospensioni lavorative o demansionamenti o tamponi a go-go ogni 48 ore e così via.

La campagna di comunicazione è identica su tutte le reti. Da un lato si esaltano i risultati vaccinali che porteranno all’immunità sociale  e dall’altra  si lanciano gli allarmi per i comportamenti sconvenienti di alcuni che contribuirebbero a far virare al giallo, già dal prossimo lunedì, alcune regioni.

La domanda sorge spontanea: “Siamo o non siamo protetti?”.

Stando alle indicazioni dei main stream le terapie intensive, che sono il vero indicatore utile a dimostrare l’andamento e la gravità della diffusione della malattia, sono ancora sotto i limiti soglia impostati. 

Ma quello che sconcerta è invece, e nessun operatore della comunicazione l’ha ancora esposto con l’importanza che meriterebbe, le terapie intensive sono molto maggiormente occupate rispetto all’estate precedente, quando l’obbligo delle mascherine all’aperto ancora non vigeva. 

Risulta particolarmente efficace l’analisi condotta dal dottor Luca Fusaro (*) in merito al confronto tra le due estati 2020 e 2021 (si veda grafico e allegati). 

“Il 21 giugno 2020 – rileva il dottor Luca Fusaro – erano 148 i posti occupati nelle terapie intensive a livello nazionale, nello stesso giorno del 2021 risultano 385 (+160,1%). Nell’estate 2020 il punto di minimo si raggiunse il 29 luglio con 38 posti letto occupati fino a raggiungere i 58 il 17 agosto. Da inizio estate 2020 (21 giugno) al 17 agosto i pazienti ricoverati in terapia intensiva calano del 60,8%. Nell’estate 2021 il punto di minimo è stato raggiunto il 14 luglio, quindi hanno iniziato ad aumentare 15 giorni prima rispetto al 2020, con 151 posti letto occupati. Il punto di minimo dell’estate 2020 è stato 38, nel 2021 151 (+297,4%). Al 17 agosto 2021 i pazienti positivi al SARS-CoV-2 in Italia sono 423. Da inizio estate 2021 (21 giugno) al 17 agosto i pazienti in terapia intensiva aumentano da 385 a 423 (+9,9%). Il 17 agosto 2020 i posti letto occupati in T.I. erano 58 contro i 423 del 17 agosto 2021 (+629,3%).

È facile notare come la variazione percentuale tra i posti letto occupati in terapia intensiva nel 2020 e nel 2021 sia aumentata notevolmente da inizio estate +160,1% al 17 agosto dove si raggiunge +629,3%. Da sottolineare come nell’estate del 2020 i pazienti in terapia intensiva siano addirittura diminuiti del 60,8% dal 21 giugno al 17 agosto, mentre negli stessi giorni del 2021 siano aumentati del 9,9%.” (Si veda grafico a istogrammi)

Elaborazione dott. Luca Fusaro

Insomma una situazione che non lascia presagire nulla di buono per il prossimo autunno, quando i mezzi pubblici del trasporto urbano e locale potranno riempirsi sino all’80% della loro massima capacità. 

Se la scorsa stagione invernale, pur partendo da una situazione ben migliore, abbiamo dovuto relegarci in casa con un guinzaglio lungo quanto era esteso il comune di residenza, il prossimo autunno non potrà che essere nuovamente tragico.

Auguriamoci che non sia così ma i segnali sono forti anche perché le misure sinora adottate, fatte salve le tradizionali come l’uso della mascherina, il distanziamento sociale e l’igiene, sono state poco efficaci e ancora non si è intervenuti sui fondamentali, ovvero i trasporti, luoghi d’assembramento e soprattutto di contatto straordinari.

Infine è inutile, come si diceva sembra più una “marchetta” che un dato scientifico, l’alzata di scudi a favore di Pfizer chiamando in causa “il paradosso di Simpson”, poiché è vero che se la maggior parte dei contagiati è vaccinata è dovuto al fatto che questa è una popolazione di gran lunga più numerosa dei non vaccinati, e perciò, secondo gli estensori dell’articolo, questo confermerebbe che il vaccino Pfizer (poi perché si parla solo dell’Israeliano e non anche di tutti gli altri vaccini? Che qualcuno abbia per caso la coda di paglia? Ndr) non è vero che non protegga, ma è pur vero che ci si attenderebbe che questi VAX Pfizer contagiati fossero in misura ben inferiore ai NO VAX contagiati.

Ma quello che non si spiega è perché l’estate dell’annata pandemica  per eccellenza priva di vaccini, abbia dato risultati ben migliori, in termini assoluti, per quanto riguarda l’occupazione delle terapie intensive.

E’ di questo interrogativo che vorrei sentire dibattere gli scienziati, quelli veri, e non i soliti “soloni” star della TV. 

Vorrei che finalmente si arrivasse a trattare gli italiani da persone adulte e capaci di discernere il bene dal male, il buono dal cattivo e il vero dal falso.

Oggi mi sembra che si trattino gli italiani da pecore senza aver nemmeno raggiunto l’immunità di gregge.

 (*) Autore analisi-

Dott. Luca Fusaro, nato il 20/12/1982 a Cosenza, ha conseguito una laurea triennale in Economia e una laurea magistrale in Economia Applicata presso l’Università della Calabria. Dottore commercialista e Analista di dati, da inizio pandemia collabora con varie redazioni giornalistiche in merito al Covid-19 attraverso l’elaborazione di dati e l’analisi grafica.

Per eventuali contatti diretti: mail lucafusaro82@libero.it 

(Per accedere agli editoriali: clicca il link)

LINK

https://gazzettadellemilia.it/politica/item/33366-ma-che-green-caos.html

https://lab24.ilsole24ore.com/numeri-vaccini-italia-mondo/

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