Di redazione Confcooperative Parma – Da ottant’anni al servizio dell’agricoltura e dell’agroalimentare, prima come centro formativo quindi come laboratorio d’analisi di riferimento del settore zootecnico locale e infine, come ha sottolineato il direttore Alessandro Raffaini, il laboratorio ha aperto le porte al più ampio settore agroalimentare. Nel ringraziare i tantissimi intervenuti alla chiamata del CLCA e del Consorzio Produttori Burro e Formaggio di Confcooperative Parma, il direttore ha ripercorso la lunga storia del “laboratorio” richiamando anche il periodo più “nero” quando, circa 10 anni fa, rischiò la chiusura, sventata solo grazie all’intervento congiunto di Confcooperative Parma e Coldiretti. Un intervento ben riuscito a giudicare dagli ottimi risultati conseguiti.
E’ il presidente, Daniele Mazzocchi, il compito di salutare tutti i presenti, dai rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, ai dirigenti del Consorzio Agrario di Parma, ai tecnici che hanno eseguito le ristrutturazioni dei locali, ai due ex direttori del CLCA, i dottori Pecorari e Fossa, e l’Assessore regionale Alessio Mammì che, attraverso il canale PSR, ha finanziato l’attrezzatura sperimentale per l’analisi preventiva delle forma di Parmigiano Reggiano.
Il Presidente ha mostrato la sua emozione quando ha ricordato come sono riusciti, anche grazie al prezioso lavoro dei dipendenti, a recuperare e riconsegnare al settore agricolo, i precedenti 70 anni di storia che stavano per essere alienati; una storia importante inaugurata da Antonio Bizzozzero con le “Cattedre Ambulanti”.
Il prototipo per l’analisi TAC, acquistato dal Consorzio Produttori Burro e Formaggio di Confcooperative di Parma attraverso il finanziamento PSR, e sostenuto anche dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, è strumento dato in uso alla ricerca universitaria del dipartimento veterinario sotto la guida del professor Andrea Summer, e in dotazione al CLCA.
“Tutti hanno messo qualcosa, ha sottolineato Luca Cotti, presidente del Consorzio Produttori Burro e Formaggio (COPROTI), noi abbiamo fatto l’acquisto, il CLCA e la Università la sperimentazione e il Credit Agricole ha contribuito al finanziamento.”
“Questi bandi PSR, sottolinea Andrea Summer, sono fattori indispensabili alla ricerca perché consentono di mettere a terra le ipotesi di ricerca. Come nel caso di questa macchina che consentirebbe di individuare i difetti del Parmigiano Reggiano sin dalle prime fasi di stagionatura, con potenzialità immense. Nell’arco di pochi mesi, conclude il professore, potremo disporre dei primi risultati.”
A seguire sono intervenuti Elisa Cugini, Presidente di Fedagri Pesca Parma, che ha ringraziato Confocooperative Parma per aver autorizzato l’acquisto e formalizzato la domanda al PSR.
E’ stata quindi la volta di Giorgio Grenzi, Presidente del CAP di Parma che ha messo a disposizione io locali al CLCA un tempo destinati a mensa, al quale hanno fatto seguito le parole di Michele Alinovi – Presidente del Consiglio Comunale di Parma, il quale ha ringraziato “per i 70 anni di storia e di quelli che ancora ci regalerà il CLCA”.
Le conclusioni sono state lasciate all’assessore Alessio Mammì, il quale facendo i complimenti per la bella storia del CLCA, ha informato che negli ultimi anni la Regione ha investito ben 100 milioni per la ricerca e altri 50 saranno disponibili per i prossimi anni. “Per la ricerca – ha chiosato l’assessore – i finanziamenti ci saranno sempre perché le aziende devono mantenere la loro capacità competitiva, perché se l’Emilia Romagna è la food valley, qui a Parma c’è il cuore del cuore della food valley”.
Prima del taglio del nastro a tutti gli intervenuti è stato omaggiato il volume celebrativo dei primi 50 anni del CLCA e di un portachiavi a memoria dell’evento.