Il centro storico medievale ed i distretti circostanti sono circondati da montagne medie ed alte valli molto caratteristiche. Da 200 anni Merano è una popolare destinazione turistica, conosciuta per il suo bel tempo con oltre 300 giorni di sole all’anno, la sua cucina e le tante diverse possibilità di attività sportive e culturali.
E’ uno dei miei posti preferiti in Alto Adige, ci torno spesso in novembre per curiosare tra i banchi del Merano Wine Festival.
ll Burgraviato è la zona attorno a Merano nonché il nome della comunità comprensoriale il cui capoluogo è la stessa Merano, ne fanno parte: la Val Passiria, la Val d’Ultimo, l’Alta Val di Non e l’area meranese della Valle dell’Adige.
Da caprese ed appassionato di immersioni trovo una grande serenità sott’acqua, da venti metri in giù il cuore inizia a pulsare più lentamente, tante volte mi sono fermato sotto i Faraglioni o nei pressi della Grotta Bianca con gli occhi chiusi trovando il massimo rilassamento. La stessa sensazione mi pervade quando l’auto inizia a percorrere l’autostrada A22 infilandosi tra le valli delle alpi, nel momento in cui rivolgendo lo sguardo sia a destra che oltr’Adige l’orizzonte è arricchito da viti che dalla valle “scalano” le alte montagne sin oltre i 1000 metri.
L’alto Adige-Sudtirol esprime un’estensione vinicola non molto grande ed è contraddistinta da una serie di sfumature particolari, circa cinquemila viticoltori si dividono poco più di 6000 ettari di superficie vitata con poderi collocati ai piedi delle catene alpine e vigneti che si arrampicano su per le montagne.
Una produzione che, grazie alla lungimiranza di molti viticoltori, dagli anni ottanta ha intrapreso una svolta verso la qualità tanto che il disciplinare Doc rappresenta la regola ovunque.
Fino agli anni ’80 erano i vitigni a bacca rossa a farla da padrona, la schiava prima di tutto e soprattutto. Un vitigno che veniva coltivato per ottenere un vino rosso, leggero, dalla facile beva e senza particolari pretese anche in considerazione della difficoltà con cui l’uva raggiungeva il giusto grado di maturazione.
Poi, alcuni lungimiranti enologi hanno compreso che la vera vocazione del territorio era quella delle uve a bacca bianca. Da qui la radicale trasformazione che ha portato le varietà bianche a raggiungere il 62% dell’intera superfice vitata.
La denominazione Alto adige DOC sottozona Meranese di collina rappresenta una delle più importanti aree vitivinicole della regione Trentino-Alto Adige, include le province di Bolzano ed è stata creata nel 1975. I vini della denominazione Alto adige DOC sottozona Meranese di collina si basano principalmente sui vitigni Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Pinot nero, Kerner, Müller-Thurgau, Riesling Renano, Riesling Italico, Sauvignon, Sylvaner verde, Traminer aromatico, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malvasia Istriana, Merlot, Lagrein, Veltliner, Schiava, Schiava grossa, Schiava gentile, Schiava grigia, Portoghese, Moscato giallo.
Visitare e scrivere di fiere, mercati ed eventi significa conoscere aziende, imprenditori, agricoltori e sentir parlarne di altri, la curiosità si fa strada e complici gli inviti ricevuti da qualche produttore ho meditato a lungo giungendo all’idea che qualche trasferta in più potesse far bene all’anima ed alla penna realizzando un piccolo reportage delle cantine che ho visitato, alla ricerca del ”vino prelibato” che si sottrae dalle forme pubblicitarie volendo essere scoperto e conosciuto in solitudine, o nella religiosa compagnia di un partner o di pochi amici.
Basta uno sguardo sulle colline ed i pendii intorno Merano per capire che qui devono crescere dei vini favolosi, e ciò che mi ha sempre colpito è che non esiste un metro quadro di terra se non vi sia piantata una vigna o qualche albero da frutto.
Quei 300 giorni di sole l’anno descritti in precedenza, estati caldi e notti di autunno fredde, terreni minerali ed una lunga storia di coltivazione e produzione del vino regalano ai vini del territorio il loro sapore unico, intenso, inconfondibile.
Naturalmente la prima cosa che ho fatto durante il viaggio è stato raggiungere l’hotel, sistemare la valigia e raccogliere le idee sul programma dei giorni successivi. Un posto che posso consigliare dove cenare perdendosi nella bellissima carta dei vini e dormire riposando serenamente è l’Hotel Der Mesnerwirt ad Avelengo appena sopra Merano, probabilmente uno dei migliori in Alto Adige della sua categoria, in una posizione tranquilla con ambienti moderni tirolesi e camere immerse nel legno pregiato, “il lusso della terra”.
Il Mesnerwirt nasce nel 1979 ad opera di Lisl ed Alois, con un primo edificio, per poi ampliarsi nel corso degli anni; oggi è gestito dal figlio Manfred affiancato dalla moglie Denisa e da un team di 22 collaboratori di diversa provenienza, un valore aggiunto che permette alla struttura di accogliere una clientela diversificata e multietnica.
Lo Chef Markus Thurner, è entrato da poco a far parte della squadra, è un grande conoscitore del territorio e delle materie prime, e trasmette la sua passione nei piatti che lui ed il team propongono giorno per giorno.
Dalla struttura originale del 1979 l’hotel è stato investito a più riprese di ristrutturazioni, aggiornamenti ed estensioni per poter offrire un massimo confort e più servizi. Affascinanti le Relax Suite, camere uniche nel loro genere, dotate di letto rotondo XL e vasca in camera, nonché di una grande area bagno completa di doccia di ultima generazione e impianto stereo, senza dimenticare la terrazza circolare.
Chi lavora bene non si ferma mai, nei primi mesi dell’anno iniziano i lavori per la Infinity Pool in giardino, che sarà ultimata entro maggio 2024.
Ogni angolo viene curato per conferire un tocco di design autentico, la ristrutturazione delle camere è stata seguita dall‘ architetto austriaco Franz Wodnar, mentre la biblioteca, un angolo di pochi metri quadrati intagliato nell’abete rosso, un legno pregiato delle montagne altoatesine, conferisce un tocco di charme indimenticabile.
Baciati dal sole mediterraneo,
cresciuti nel territorio alpino, vinificati da vignaioli esperti,
apprezzati dagli appassionati di tutto il mondo.
Tutto questo sono i vini dell’Alto Adige
Una volta preso possesso del mio piccolo angolo di paradiso e, aver stirato la schiena nuotando nella piscina della spa dopo le tante ore di guida, sono pronto ad iniziare il mio itinerario di visita.
Troverete viticoltori che creano i propri vini con diligenza e passione, dalla coltivazione della vite all’affinamento. Ognuno dei viticoltori elencati vi aspetta per spiegarvi i suoi vini ed accompagnarvi in cantina.
Curiosi di scoprire le prime cantine di questo racconto? Partiamo!
Alla prossima puntata……del 15 maggio 2024
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La Bussola d’Impresa – Mario Vacca
“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”
Contatto Personale: mvacca@capri.it
Profilo Professionale: https://www.gazzettadellemilia.it/economia/itemlist/user/981-la-bussola-soluzioni-d-impresa.html