“L’enoteca dei prossimi 40 anni. Il Vino, il Turismo, il Territorio, la Digitalizzazione, l’Artigianato Agroalimentare”, sarà il titolo della manifestazione che sarà in calendario dalle ore 13.00 presso la Sala Rossini del Centro congressi Arena.
Fra i tanti ospiti invitati a cercare di dare una risposta ai possibili scenari che ci troveremo ad affrontare da qui ai prossimi anni, ci saranno certamente :
- Magda Antonioli Corigliano, Professore di Macroeconomia ed Economia del Turismo all’Università Bocconi;
- Carlo Hausmann, esperto di sviluppo rurale, produzioni alimentari tipiche ed agriturismo;
- Courtney Mundy, responsabile Italia di Butterfield & Robinson, tour operator canadese;
- Aldo Borelli, direttore scientifico e general manager R&S management, esperto in digitalizzazione;
- Maurizio Zanella, Presidente di Ca’ del Bosco, produttore in Franciacorta
Il moderatore della serata sarà Andrea Pamparana, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano, attualmente vicedirettore del TG5.
Insieme a dei relatori d’eccezione, il convegno si pone l’obiettivo di creare un momento di discussione e confronto, volto proprio a delineare caratteristiche e peculiarità di quella che sarà l’enoteca del futuro analizzando gli assets fondamentali coinvolti in questa trasformazione.
Partendo da una profonda riflessione in merito all’evoluzione della figura dell’enotecario e soprattutto del nuovo consulente e comunicatore della cultura enologica, che nel senso più ampio forse oggi prende il nome di blogger del vino o comunicatore del vino per dirlo all’italiana, il convegno cerca di portare i fondamentali del processo evolutivo dell’enoteca di oggi.
Il vino, rimarrà sempre il prodotto cardine di un sistema che vede il cliente al centro e la sua continua voglia di esperienza di gusto a fare da spinta imprescindibile, ma a seguire ci sarà da affrontare il tema del turismo, inteso come volano per tutto il settore agroalimentare che oggi però è profondamente cambiato e che resta legato a logiche temporali in continuo movimento, scandendo tempi brevi e concentrati di esperienze last minute scandite dai social networks.
Il territorio poi, necessita di ricevere attenzioni continue come a testimoniare la sua continua necessità nella ricerca di sinergia tra tutte le parti coinvolte. Ed è grazie a questo che l’artigianato agroalimentare viene valorizzato per essere uno dei pochi patrimoni italiani a non poter essere replicato.
Oggi tutto questo deve fare i conti e deve far coesistere la centralità del provincialismo e della tradizione italiana con la digitalizzazione, strumento supremo per creare una comunicazione diffusa, veloce e uniformata, ma anche e soprattutto mezzo ormai imprescindibile per l’enoteca tramite cui sviluppare nuovi canali di vendita e contatto.