Cereali e dintorni. Finanza e geopolitica la fanno sempre da padroni.

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di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 6 febbraio  2023-   

E qui, torna prepotente la finanza e la geopolitica nel mercato delle commodities. 

La guerra prosegue con tutte le sue incognite e pericoli, il meteo in Sud America non si assesta e L’Agenzia Safras & Mercados ha riferito che il 7,8% dei semi di soia in Brasile sono stati raccolti contro 17,1%, a pari data, di un anno fa (quindi meno della metà). Sempre sotto osservazione lo stato del raccolto argentino. 

Difficile le previsioni sui danni sofferti ai semi seminati prima rispetto a quelli procurati ai semi seminati più tardivamente. 

Intanto la farina di soia ha raggiunto i suoi massimi dal 2014. Ci si augura che nel pieno del raccolto brasiliano possa calare. 

Pertanto, continuiamo ad essere in piena confusione con le materie prime che non calano più di tanto, dove l’indice dei Noli è quasi precipitato, ma i “premi” e i prezzi di trasformazione in Europa vengono fatti quadrare diversamente! (specie dove sussistono oligopoli). Nel mercato interno, nella depressione pesante dei cereali dove TUTTI o quasi perdono soldi, (infatti il ricalcolo dall’origine sviluppa valori più alti del nostro mercato domestico) si va avanti con sottoprodotti cari, e proteici più che cari. Ma questo è la legge di Mercato! 

Per il settore bioenergie, sul mercato si trova con difficoltà del mais “over” sui 280€ arrivo zona Brescia. Semole umide, vinacce esauste umide di cui approfittare stante la carenza di pochissime altre matrici in alternativa. 

Segnaliamo invece una possibilità di fissare forniture di lolla di riso tal quale per lettiera o da ardere, anche su periodi lunghi. 

Il “gioco” del mercato continua ad essere difficile nelle Granarie e nei giorni di mercato si ipotizza un ribasso della soya a primavera, in concomitanza con una possibile ripresa dei cereali (quindi altra inversione del fronte) per chi trasforma in Latte Carne Uova. Un vero rompicapo risolvibile con prudenza e la vecchia formula del 1/3+1/3+1/3 senza inventari il ruolo di speculatore. 

Indici Internazionali al 6 febbraio 2023

L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 621 punti, il petrolio wti è stabile a circa 76 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,107910 ore 08,13 quindi sensibile ridimensionamento dell’Euro. 

 

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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