“Cereali e dintorni”. Probabili vendite e prese di profitto.

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Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 4 giugno 2024  

Nulla di nuovo sull’internazionale, nel mondo non manca nulla, il meteo la fa ancora da padrone, ma i cali generalizzati dei consumi peggiorano le posizioni, quindi, ieri sera in concomitanza con l’inizio mese, probabili vendite e prese di profitto. 

Mentre scriviamo il telematico USA registra un minimo di ribalzo, tranne che sul mais che ancora perde. 

Venendo al mercato nazionale pesa il meteo e le sue conseguenze, ma anche qui pesano i bassi consumi! Il mais sembra abbia rallentato il suo tentativo di fuga in avanti, del resto il grano e l’orzo arriveranno. I cruscami si appesantiscono, i fibrosi industriali stabili, per i fieni confusione massima, proteici in calo sia per i numeri all’origine sia per il cambio euro/dollaro, sia per i quantitativi di merce ora presenti nei porti. 

In controtendenza alcuni prodotti influenzati dai dazi sull’origine Russia. 

Sulle contrattazioni a medio lungo termine pesano troppe incognite e quindi si fanno principalmente contratti a prezzo chiuso per trimestri o quadrimestri, sul 2025, tranne qualche sparuta posizione di mais sino a marzo, nessuno osa fare contratti per il rischio della “tassa green sulla deforestazione”. 

Per il mondo dei biodigestori: disponibilità di semola umida, ma anche di semola secca per chi la sa usare, consiglio di approfittarne del calo dei cruscami facendo acquisti in media discendente, con volumi crescenti in base al calo. Continua la carenza di farinetta uso bioenergetica specie quella di qualità accettabile. Mais bioenergetico introvabile. 

INFORMIAMO CHE DALLA FINE DELLA PROSSIMA SETTIMANA ALCUNI DI VOI NON RICEVERANNO PIU’ QUESTO NOTIZIARIO QUALORA SCESI CON I LORO ACQUISTI E O VENDITE NOSTRO TRAMITE SOTTO UNA SOGLIA DI INTERMEDIATO MINIMA.           QUALORA GLI STESSI VOGLIANO CONTINUARE A RICEVERLO POTRANNO ABBONARSI ACQUISTANDO IL SERVIZIO DA LUGLIO A DICEMBRE. 

Indici Internazionali al 4 giugno 2024

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.808 punti, il petrolio wti è sceso a circa 73 $ al barile, il

cambio €/$ gira a 1,09015 ore 8,23 

 (*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A  

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Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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