Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 30 settembre 2024 –
Accettiamo di buon grado, ed oggi i prezzi farina di soya e seme son ben più tenuti:
Farina di soya da 418€ alla ton pta Ravenna è passata sullo spot a 436/437, seme di soya da 425€ alla ton pta Ravenna è passata sullo spot a 428/430
A riprova di quanto sia volatile il mercato per questo ho posto la domanda all’Intelligenza Artificiale di ChatGPT: ”Il mercato delle commodities agricole come sarà nel 2025 con le attuali due/ tre guerre in corso, con rischi atomici, minacce russe e centrali ucraine e con le elezioni presidenziali Usa?” che ha risposto: “Il mercato delle commodities agricole nel 2025 sarà influenzato da una serie di fattori geopolitici, economici e climatici, alcuni dei quali hai già menzionato. Le guerre in corso, i rischi legati alla sicurezza nucleare e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti sono tutti elementi che avranno un impatto significativo. Ecco alcuni scenari possibili:1. Guerre e instabilità geopolitica. Le guerre in Ucraina e in altre aree influenzeranno pesantemente il mercato agricolo globale: Ucraina e Russia sono tra i principali esportatori di cereali (soprattutto grano e mais) e fertilizzanti. Se la guerra in Ucraina continuerà nel 2025, ci saranno interruzioni nell’approvvigionamento di queste commodities. Le sanzioni contro la Russia potrebbero continuare a limitare l’export di fertilizzanti e carburanti, aumentando i costi di produzione agricola a livello globale. L’instabilità geopolitica potrebbe portare ad un aumento della speculazione sui prezzi agricoli, aumentando la volatilità. 2. Rischi atomici e centrali ucraine. L’insicurezza riguardante le centrali nucleari, come quella di Zaporizhzhya in Ucraina, aggiunge ulteriore incertezza. Eventuali incidenti nucleari potrebbero devastare le aree agricole e compromettere la sicurezza alimentare non solo in Europa, ma anche in altre regioni che dipendono dalle esportazioni agricole europee. Il clima di paura e incertezza legato a rischi atomici può portare i governi a incrementare le scorte di cibo, causando pressione ulteriore sui mercati agricoli. 3. Elezioni presidenziali USA Le elezioni del 2024 potrebbero avere un impatto significativo sulla politica commerciale e agricola. Se un’amministrazione più protezionista (simile a quella di Trump) tornerà al potere, potrà aumentare le barriere tariffarie o le restrizioni all’esportazione di prodotti agricoli. Questo potrebbe ridurre la disponibilità di alcune commodities sui mercati globali e alzare i prezzi. Se, al contrario, si
confermasse una linea più aperta al commercio globale, potremmo assistere a una maggiore stabilità nelle esportazioni e importazioni agricole, specialmente con i Paesi asiatici e africani, grandi importatori di cereali.4. Cambiamenti climatici e disastri naturali. Il clima sarà un altro fattore determinante. Eventi estremi come siccità, inondazioni o cicloni, che stanno diventando più frequenti, potrebbero avere un impatto negativo sulle produzioni agricole in diverse parti del mondo. I cambiamenti climatici potrebbero anche favorire l’adozione di tecnologie agricole più avanzate, come l’agricoltura di precisione e l’uso di varietà geneticamente modificate per migliorare la resilienza delle colture.5. Speculazione finanziaria e volatilità dei prezzi. La volatilità politica e i conflitti possono alimentare la speculazione sui mercati delle commodities, con i trader che approfittano dell’incertezza per aumentare i prezzi. Nel 2025, potremmo vedere un aumento delle scommesse speculative sui prezzi di grano, mais, soia e altre materie prime agricole. Prospettive per il 2025 Prezzi agricoli più alti e volatili: a causa delle interruzioni nei flussi commerciali, dell’incertezza geopolitica e dei cambiamenti climatici. Maggiore protezionismo alimentare: molti Paesi potrebbero aumentare le riserve strategiche e ridurre le esportazioni per proteggere le proprie popolazioni. Innovazioni e tecnologia: per contrastare le sfide della produzione, potrebbero diffondersi nuove tecniche agricole, specialmente nei Paesi sviluppati.”
In sintesi, il mercato delle commodities agricole nel 2025 potrebbe trovarsi a fronteggiare una tempesta perfetta di sfide geopolitiche, economiche e ambientali.
Indici Internazionali al 30 settembre 2024
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 2.110 punti, il petrolio wti è sceso a 68 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,11996 ore 11,23
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl – Milano
(Pastificio Andalini Spa)
(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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