… Col cerino in mano!

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Di Lamberto Colla Parma, 14 dicembre 2025. Una guerra che nessuno voleva e di cui l’Europa avrebbe fatto meglio a starne distante o al massimo partecipare per favorire una pace sin dall’inizio. Una nazione, l’Ucraina, che non è un modello da imitare ma che con la pseudo invasione Russa è diventata candida e immacolata, nonostante sia ben lontana dall’aver raggiunto gli obiettivi “morali” e dei diritti civili al fine dell’ammissione all’Unione Europea.

Dopo quasi una decina di anni di bombardamenti ucraini sulle regioni russofone del Donbass, e 14.000 morti, la Federazione Russa, dopo aver informato NATO e l’UE che se non si fossero interrotti i bombardamenti e dato esecuzione agli accordi di Minsk 1 e 2, sarebbe intervenuta a protezione della popolazione civile aggredita dagli ucraini.

Niente, il comandante in capo del mondo occidentale, “RimbamBiden” disse NO e l’invasione annunciata avvenne come promesso e annunciato.

E adesso che quasi tutto il Donbass è tornato sotto il controllo delle truppe di Putin e che le controffensive ucraine non hanno mai avuto l’effetto sperato, ecco che i “volenterosi” continuano a solleticare le speranze di vittoria di Zelensky anche in previsione di un ritiro dei sostegni degli USA.

Ma i nostri prodi cavalieri continuano a fare la voce grossa nonostante abbiano tutti il “c..o” scoperto.

  1. Non esiste un esercito, tantomeno comune;
  2. Ormai si sono sguarniti di armamenti, quasi tutti consumati in Ucraina
  3. Si sono impegnati ad acquistare le armi da Trump
  4. Armi i cui controlli elettronici di comando sono in mano agli USA che li hanno rilasciati solo a Israele e in parte al Regno Unito. Quando lo vorranno potranno spegnere il nostro poderoso esercito.
  5. Il sistema di controllo satellitare e comunicazioni è Starlink di Elon Musk
  6. Si sono adeguati a spegnere il rubinetto del gas della Russia per aprire quello di “MicatantoRimbamBiden” al costo di 4 volte superiori che necessita di impianti di rigassificazione sparsi per il mediterraneo;
  7. l’UE ha distrutto la propria formidabile industria metalmeccanica per una conversione al GREEN in assenza di terre rare che deve acquistare dalla Cina, che sino a prova contraria è alleata di Putin
  8. Dulcis in fundo si sono beccati i dazi USA ma li hanno azzerati ai grandi SUV americani e quasi annullate le tassazioni delle grandi imprese digitali USA.

E adesso che Putin e Trump hanno trovato una linea di intesa i nostri Don Chisciotte senza Mancia sollevano le loro penne di pavone perseverando a scavarsi la fossa che, se venissero sepolti solo loro sarebbe da godere, ma il problema è che ci andremo tutti agli inferi.

Ci mancava solo che, a qualche temerario scombinato, venisse in mente di trasformare gli asset sovrani russi “congelati” in un grande fondo di guerra per alimentare l’insaziabile buco nero delle cosche di Kiev.

Presentato come un atto di “giustizia”, addirittura come una leva per costringere Mosca al tavolo dei negoziati,  in realtà siamo di fronte a una delle operazioni politiche più irresponsabili e destabilizzanti che si potessero concepire nel momento più fragile dell’ordine globale.

Tanto è vero che la BCE si è rifiutata di stanziare fondi a copertura dell’operazione nel caso venissero richiesti indietro dai legittimi proprietari una volta terminato il conflitto.

Insomma una ne pensano e 100 ne sbagliano.

Quindi le invettive del Tycoon non sono pi epiteti lanciati a vanvera.

“Europa decadente, leader deboli”, dixit.

E’ quasi un complimento l’affermazione trumpiana, addolcita con la attenuante del “politically correct” dimostrato dai nostri leader.

Ma Trump ha affondato ancor più il coltello ponendo dei distinguo: «Li conosco davvero bene – afferma parlando dei leader europei – alcuni sono amici. Alcuni sono a posto. Conosco i buoni leader. Conosco i cattivi leader. Conosco quelli intelligenti. Conosco quelli stupidi. Ce ne sono anche di veramente stupidi. Ma non stanno facendo un buon lavoro»

Un martellamento, quello che arriva da Washington contro il Vecchio Continente, – a riportarlo è ADNKRONOS – iniziato proprio con il documento diffuso la scorsa settimana in cui si afferma nero su bianco che “se le tendenze attuali continueranno, l’Europa sarà irriconoscibile in vent’anni o meno”, con il serio rischio che la sua civiltà venga “cancellata”.

Nel mirino del presidente degli Stati Uniti soprattutto “le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità” indicate tra le “questioni più gravi che l’Europa deve affrontare”, così come “le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali”.

Ci mancava più che l’ex alto rappresentante UE Josep Borrel, a dimostrazione che i frutti non cadono lontano dalla pianta OGM (le originali erano più resistenti), caffermasse che: ”Vance aveva già espresso chiaramente il suo disprezzo per l’Europa a Monaco, Trump lo ha ora elevato al livello di strategia di sicurezza nazionale.

Si tratta di una dichiarazione di guerra politica all’Ue. Vuole un’Europa bianca divisa in nazioni, subordinate alle sue richieste e alle sue preferenze di voto”.

Ma che scoperta! Pensava forse che l’UE fosse composta da nazioni indipendenti e non una “colonia” statunitense?  Travaglio così si espresse nei giorni scorsi dalla Gruber: “Trump fa con l’Europa quello che gli Usa fanno da 30 anni, solo senza vaselina”.

Borrel, che avrebbe fatto bene a tacere, alimenta ingiustificate prese di posizione contro gli USA dimenticando delle centinaia di presidi militari, con testate nucleari presenti sul vecchio continente, e di quella decina dei punti sopra esposti che espongono l’UE a rischi sociali ed economici notevolissimi.

In sintesi. Perso il partner principale, in guerra con la Russia e sottomessi economicamente alla Cina, il futuro dell’UE sarà ridente… o forse ridicolo!

Per il momento abbiamo ancora il cerino in mano… Poi si vedrà

(Vignetta di Copertina a cura di Romolo Buldrini L’Aquila) – Altre vignette realizzate con AI.

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