Cereali e Dintorni. Dall’USDA poche variazioni ma i sussulti si sono comunque fatti sentire.

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IERI SERA LE STIME USDA pur non portando grandi scostamenti, come potete osservare, hanno causato sussulti nel comparto soya. La causa principale è il calo dell’Argantina che pare abbia una produzione di soli 27 milioni di ton di seme. In estrema sintesi:

STOCK USA TUTTE SUPERIORI ALLE ATTESE. MA DITROPPO POCO, SOIA E CORN INVARIATI DA MARZO

STOCK MONDO SOPRA LE ATTESE PER SOIA, SOTTO LE ATTESE PER GRANO, NELLE ATTESE PER SOIA.

ORA È PRESTO PER TIRARE DELLE CONCLUSIONI, MA INTANTO VI SEGNALO CHE IL MERCATO TELEMATICO MENTRE VI SCRIVO È TUTTO IN NEGATIVO:


Del resto dal mondo dell’economia e della finanza non arrivano buone notizie; infatti, il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che il prodotto interno mondiale nel biennio 2023-2024 dovrebbe procedere al passo, più lento dagli anni ’90.

Infatti, secondo l’ultimo l’aggiornamento trimestrale del World Economic Outlook, la crescita globale rallenterà dal +3,4% del 2022 al 2,8% nel 2023, per poi risalire al 3% nel 2024.

Il mercato interno in pillole: cereali fermi su un punto di resistenza alimentato da due fattori: la logistica su gomma dall’estero che è scarsa, e i timori per le parole russe sul Mar Nero. Cruscami fermi perché l’industria molitoria lavora poco. Oli ancora in calo. Proteici fermi il calo della far soya di ieri a Milano non illuda più di tanto. Fibrosi fermi. Sottoprodotti dell’industria del riso fermi. Confusione sul mercato dei foraggi.

Morale: mercato al momento abbastanza inchiodato, scambi ridotti, voglia e ricerca di quotazioni su periodi lunghi ma troppa confusione sulle risposte, comunque distanti dalle attese dei consumatori che si aspettano valori più bassi. Ma qui sta il punto dolente della situazione; se il peggio sembra passato, non è detto che il futuro, a medio lungo, sia migliore, potrebbe esserlo ma anche no! Abbiamo sempre una guerra in corso in Europa!

Per il mondo delle bioenergie segnaliamo un aumento della domanda di matrici fermentescibili, a fronte di un’offerta scarsa. Disponibili farinette di mais, farina di vinaccioli. Semola umida e mais tossinato dall’estero.

Indici Internazionali al 12 aprile 2023

L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.507 punti, il petrolio wti è salito a circa 81,50 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,09184 ore 08,36.

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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