La catena dei supermercati e ipermercati Il Gigante ha diffuso attraverso un’apposita sezione del suo sito ufficiale, in modo da salvaguardare la salute dei consumatori, legato alla presenza di aflatossina B1supriori al limite consentito di legge, i dettagli riguardanti un lotto di Pepe nero macinato a marchio UBENA, per rischio chimico.
In particolare, gli operatori hanno accertato la presenza di aflatossine totali e B1 superiori ai limiti di legge consentiti, nel lotto segnalato nel modello di richiamo. Ciò significa che, in tutti i vasetti appartenenti a quel lotto, gli alimenti in essi contenuti potrebbero presentare una percentuale di aflatossine più alta di quanto permesso dalla normativa europea.
Si parla di rischio chimico, infatti, quando una sostanza viene ritrovata in quantità superiori rispetto a quelle permesse dalle normative come quella europea, o quando si sospetta la presenza di un elemento chimico non citato sull’etichetta. Secondo quanto reso noto dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – EFSA, le aflatossine potrebbero essere genotossiche e cancerogene, almeno nelle quantità specificate dalla normativa dell’Unione Europea. Nello specifico il prodotto in questione è venduto in vasetto di vetro da 22 grammi, con il numero di lotto LF4032BA e il termine minimo di conservazione (TMC) del 29/02.2028.
Il pepe macinato è stato prodotto per Il Gigante dall’azienda UBENA ALIMENTARI Srl. La vendita del prodotto è stata tempestivamente bloccata. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio clienti Il Gigante. Lo stabilimento di produzione, è ubicato nella Città metropolitana di Milano, ed esattamente in Via Gianfranco Zuretti n° 34. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda pertanto ai consumatori di prestare attenzione all’allerta alimentare in questione e di non utilizzare e di non ingerire il prodotto. Qualora il pepe nero macinato appartenente al lotto segnalato sia stato utilizzato per preparare altri prodotti, questi ultimi non devono essere consumati.
L’aflatossina è altamente tossica e può causare gravi danni alla salute di persone e animali. Tali tossine non vengono distrutte con la cottura. Le aflatossine, dunque, sono metaboliti secondari prodotti da alcuni funghi noti per il loro potere tossico, cancerogeno e mutageno, e per l’essere frequenti contaminanti alimentari. Diversi studi europei hanno accertato la pericolosità di queste tossine, soprattutto se assunte oltre un determinato limite.

(12 giugno 2025)