Di Lamberto Colla Parma, 21 settembre 2025 – Il desiderio infinito di portare l’Europa a scontrarsi con la Federazione Russa sta portando al ridicolo i Paesi che fanno parte della NATO ma anche i cittadini che, a differenza dei loro governanti, sono portati a farla finita e vivere in Pace.
Ma questa benedetta guerra “ibrida” come è stata etichettata, forse per richiamare l’attenzione alla alta politica GREEN dell’UE, o quantomeno come viene raccontata, diventa sempre più ridicola nelle sue narrazioni ufficiali. La Metsola è andata per la terza volta a Kiev a portare il sostegno dell’Unione Europea, mentre il leader polacco scalpita per l’invasione di droni russi nello spazio aereo della Polonia. Un attacco tanto feroce da fare accelerare il trasferimento di 40.000 soldati sul confine e fare confluire mezzi e soldati dagli alleati per rafforzare le difese dell’est europa.
Peccato che trascorsi soli pochi giorni e da fonte polacca, per di più, si scopre che la casa disabitata la cui distruzione era stata accreditata ai droni russi invece venne distrutta da un missile di Varsavia sparato da un F16. “Ma la colpa, secondo il premier polacco Donald Franciszek Tusk, è sempre dei russi”.
Purtroppo per lui, l’infiltrazione di uno sciame di droni russi nello spazio aereo polacco nella notte tra il 9 e 10 settembre ha suscitato non poche preoccupazioni per la scarsa reattività delle difese aeree polacche e alleate, capaci di intercettare 3 o forse 4 dei 19 Gerbera segnalati sulla Polonia, distruggendo peraltro una abitazione “amica”.
Negli stessi giorni la “Flottilla”, dispersa in mare mediterraneo, alla volta delle spiagge di Gaza, è stata colpita da un “drone”, israeliano si presume questa volta, peccato che dalle immagini distribuite sembra un razzo di segnalazione che sia rientrato da dove era partito.

Sempre nelle medesime ore si è palesato il vero assassino dell’ex presidente del Parlamento Ucraino. Andriy Parubiy, 54 anni. Il politico sarebbe stato colpito 8 volte da un uomo vestito da rider e i sospetti, ovviamente, erano subito ricaduti su killer russi. Invece, Mykhailo Stselnikov, il cittadino ucraino arrestato per l’uccisione sabato del deputato Andriy Parubiy, ha confessato di esserne l’autore. Ha tuttavia negato qualsiasi legame con la Russia, ipotizzato dai media e dalla polizia dopo l’omicidio. Si sarebbe trattato di una “vendetta personale” contro le autorità ucraine per la morte al fronte del figlio del 52enne. Parubiy sarebbe stato scelto come bersaglio perché residente nella medesima città, Leopoli.
Insomma invece di lavorare per andare verso negoziati di pace con la Russia si cerca ogni pretesto, anche il più insignificante e marginale per provocare Putin che, per fortuna riesce a mantenere un po’ di lucidità e quantomeno non risponde alle continue provocazioni.
Purtroppo, quel che è peggio, l’informazione martellante con al centro Putin e i suoi ridicoli armamenti e strateghi militari, colpiscono il segno dei cittadini europei che, dopo la pandemia, ormai credono a tutto.
Hanno creduto che Putin stava morendo già all’inizio del conflitto, poi che c’era un sosia, che il gasdotto North Stream fosse stato minato dagli stessi russi che lo avevano costruiti e che portava un flusso di soldi immenso, così come i frequenti bombardamenti russi alla centrale nucleare di Zaporižžja dai russi stessi controllata.
Ma simpatica anche la favoletta che grazie agli imbarchi europee le fabbriche russe non fossero più in grado di produrre microchip per produrre i sistemi di navigazione dei missili, motivo per cui i russi fecero razzia di lavatrici e altri sofisticati elettrodomestici.
Talmente sofisticati che riuscirono a produrre telecomandi universali in grado di far perdere l’orientamento all’aereo della Ursula Von Der Leyen costringendo i piloti a atterrare con le cartine “Michelin”.

Insomma, se non fosse per la gravità dei rapporti geopolitici con ben 4 paesi dotati di armi nucleari, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risa.
Il ridicolo della informazione di parte occidentale ha raggiunto vette altissime e se fossi un politico sarei paonazzo dalla vergogna e dalla rabbia.
Già lo sono da cittadino appassionato della verità e della libertà così aspramente conquistata dai nostri nonni nella prima metà del secolo scorso.
Sacrifici di vite umane, di patrimoni, di famiglie, che sono andati nel dimenticatoio più profondo e buio.
Queste donne e uomini dal grilletto facile sono il vero tumore di quest’Europa che ha perso la ragione della sua costituzione, arrivando a collezionare figure infami che si potrebbero etichettare in modo più colorito ma sconveniente.
Figuracce che ricadono ancora sui suoi cittadini che ne pagano già le conseguenze ma in dirittura d’arrivo per pagarne altre molto più pesanti.
Invece Putin, con cartone, nastro adesivo e lavatrici sta tenendo in mano tutta Europa. Ma attenzione perché i nostri strateghi, con Ruth in testa, sta già operando per mettere in campo, di battaglia si intende, il nuovissimo invincibile E-Tank.

Se non fossimo sull’orlo del precipizio ci sarebbe anche da ridere…








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