Trump ha anticipato a Natale le pulizie di Pasqua. Troppi rifiuti da smaltire.

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2003

Di Lamberto Colla Parma, 7 dicembre 2025.  L’Unione Europea ha perso la bussola e anche la guerra oltre ai pilastri della propria economia. A forza di farsi trascinare all’inferno da “Rimbam Biden” senza mai porsi domande con la presunzione di non avere alcun dubbio sulle ragioni della guerra in Ucraina e sulla sua evoluzione con la Federazione Russa soccombente.

Nonostante una ventina di interventi economici contro la Russia, nonostante miliardi e miliardi di armamenti regalati all’Ucraina per contrastare le vendetta dello Zar, infastidito dai bombardamenti ucraini sui russofoni perpetrati per 8 anni con 14.000 morti nell’area, oggi quasi totalmente controllata dalle armate putiniane, indispettito, per di più, della mancata attuazione degli accordi Minsk 1 e Minsk 2, ancora sognano di riprendere in mano la situazione e di condurre alla vittoria l’Ucraina pensando addirittura di sfracellare il mondo intero intervenendo come NATO, sotto la guida di quel Rutte, bullo e spaccone, che fa pendant con l’antistorica Kaja “Dolores” Kallas.

Mark Rutte, incosciente e irresponsabile segretario della NATO, sempre più organizzazione d’aggressione piuttosto che di difesa, è sempre lì ad alimentare l’orgoglio guerrafondaio di Macron, Mertz e Starmer pur di alzare  la tensione con la speranza di salvare le poltrone e le loro dignità compromesse, anzi sepolte.

E quando lasceranno i loro scranni l’Europa sarà un cumulo di macerie industriali e sociali, l’Ucraina un enorme cimitero in balia di USA e URSS con una quota cinese e forse turca.

Il risultato finale sarà che l’economia mondiale sposterà definitivamente il suo baricentro dal cuore dell’europa al Far East.

Il “Gioco è Finito”.

Vista l’indecisione dei “comandanti” europei a ordinare la ritirata o quantomeno di mandare i negoziatori a un tavolo serio delle trattative per riportare la pace nel vecchio continente, ecco che quello “sTrumpalato” di Donald ha scatenato, con molte probabilità, i suoi servizi di sicurezza per minare il terreno degli irriducibili.

E così, ha avviato l’accerchiamento agli obiettivi primari del suo intervento. Oggi sembrerebbe più che altro un segnale di avvertimento per Zelensky e per la Kallas, poi arriveranno segnali anche per la Ursula, c’è da scommetterci.

I primi scandali portati alla luce riguardano quindi il più stretto collaboratore dell’ex comico ucraino e pochi giorni dopo è stata la volta della Mogherini & C. che ricopriva il ruolo che oggi è della Kallas che quando canterà non sarà così intonata e apprezzata come la più famosa cantante senza la “K”.

Considerato che la Von der Leyen sta già accumulando punti “sconvenienza” con l’indagine in corso in UE e anche negli USA per i suoi rapporti privilegiati, segreti e molto fuori dalle procedure europee, valide per 350 milioni di persone ma non per Lei, potrebbe bastare un solo colpetto della CIA per vederla al confino.

E se le cose andranno in questo modo, non ci saranno attenuanti per questi pessimi condottieri e dovranno passare sotto le forche caudine della giustizia nazionale e internazionale.

Al contrario, se seguiranno le indicazioni offerte dai primi segnali,  allora qualche probabilità di uscirne indenni e liberi ci potrà essere.

Le accuse che in sintesi si possono a loro addebitare sono:

– Di aver distrutto l’automotive.

– di aver regalato le banche ai gruppi stranieri.

– di aver svenduto la filiera alimentare.

– di aver sotterrato la classe media.

  • di aver trascinando in una guerra che nessuno voleva, americani compresi.
  • Di aver quadruplicato i costi energetici.
  • Di aver spalancato le porte alla immigrazione clandestina e incontrollata che non è esagerato dichiarare una invasione.

Non contenti dei danni arrecati le soluzioni che vengono prospettate sono ancora peggiori:

– L’abolizione del voto all’unanimità.

Cioè: togliere totalmente la sovranità agli Stati.

Imporre le decisioni dall’alto.

– Zittire le minoranze.

  • Contrastare le informazioni non allineate. Dai Fact Cheaker al recentissimo Digital Omnibus che pretenderebbe di mettere ordine al settore del controllo digitale.

“Il Regolamento Ue per – scrive Wired – la protezione dei dati ha posto la protezione dei dati al centro, come fondamento dell’Unione; il Digital services act e il Digital markets act hanno definito regole per piattaforme e gatekeeper; il Data act e il Data governance act hanno cercato di disciplinare l’accesso e la circolazione dei dati, l’AI act affronta la delicata questione dei sistemi di intelligenza artificiale. È in questo scenario che la Commissione europea ha cercato di fare ordine attraverso un framework: il Digital Omnibus. Presentato come un intervento di “semplificazione”, l’obiettivo dichiarato è armonizzare, chiarire definizioni, evitare duplicazioni, rendere più facile la conformità per imprese e amministrazioni.”

Non si esclude che le restrizioni saranno maggiori e le libertà sempre meno ma, ovviamente, “per il bene dei cittadini” che “meno cose possederanno più saranno felici” secondo il noto teorema del WEF (World Economic Forum di Davos).

(Immagine Kallas credits: Di © European Union, 2025, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=155875683)

(Vignetta di Copertina a cura di Romolo Buldrini L’Aquila) – Altre vignette realizzate con AI.

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