“Cereali e dintorni”. Le quotazioni 2025 della farina di soia

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Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 9 luglio 2024  –

 Con questo articolo cerchiamo di di rispondere alle frequenti richieste di chiarimento riguardo le quotazioni della Farina di Soya 2025, che per inciso continuano a non pervenire. 

Il motivo: la “Tassa sulla Deforestazione” inventata dalla green EU, per la quale occorre attendere le decisioni del nuovo parlamento e delle commissioni che verranno rinnovati prossimamente. 

Cosa fanno i grandi gruppi che necessitano di posizioni sul 2025: prenotano la merce con speciali accordi dove l’unica cosa certa, definita è la quantità prenotata. 

Per la formazione del prezzo sono necessari tre componenti: 

1)             il Chicago Board, cioè il mercato di base che l’acquirente potrà chiudere nei termini contrattuali dei vari mesi di quotazione. 

2)             il Premio, cioè quel quid di dollari necessari per il convogliamento della merce dai centri di raccolta, al porto di imbarco e a quello di destinazione, (oggi non stimabile). 

3) la quotazione del Dollaro, per trasformare i valori in moneta. 

Quindi l’unica possibilità in mano al compratore è, ad oggi, quella di valutare la chiusura del Chicago. 

I ben informati parlano di un possibile rimando al 2026 al fine di dare tempo a tutti di creare i sistemi di doppio mercato e doppia origine, cioè assoggetta alla tassa o non assoggettata, così come ci saranno due mercati: quello con il vincolo green, quelli senza il vincolo. 

Una specie di suddivisione come OGM FREE, e normale OGM, (dove all’inizio, anni fa, il differenziale era misurabile in 10-15€/ton per poi arrivare anche a oltre i 100€ ton, e che oggi è diventato un mercato di nicchia). 

Il problema sarà che, essendo TUTTI vuoti di merce fisica fissata da gennaio ’25, quando si avrà l’ok e si potrà fissare, sia con vincolo che senza vincolo, sarà un vero e proprio caos. 

L’IPOTESI è che TUTTI vorranno fissare e questo farà probabilmente impazzire la Base del Chicago. 

Tutto ciò avrà influenza sia sui proteici (farine d’estrazione) che sui medi-proteici (es.piselli, distiller ecc.), e non sarà facile ipotizzare le reazioni, per cui consigliamo che almeno sui medi, prima della fine dell’anno, si coprano i primi mesi quali Gennaio-Febbraio-Marzo 2025. 

Questa gabella green purtroppo è una spada di Damocle sulla testa di tutti, specie in un anno così difficile.  

L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 2.221 punti, il petrolio wti è salito a circa 84 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08220 ore 8,14

 (*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

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Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

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YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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