INDICE BIGOT: A Vinitaly Premiati I Migliori Vigneti

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Ma d’altra parte è in vigna che nascono i grandi vini: lo afferma con convinzione Giovanni Bigot, durante la premiazione dei trentotto vigneti che hanno superato i 90 centesimi secondo l’Indice Bigot

Il metodo di valutazione scientifico del potenziale qualitativo di un vigneto, ideato dall’agronomo friulano supportato dal suo team di Perleuve, è stato calcolato in totale su 734 vigneti e secondo cui l’Indice, frutto di vent’anni di ricerca sul campo in Italia e a livello internazionale, si basa su ben nove parametri di valutazione: produzione, chioma, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipo di grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi, età del vigneto. 

Ogni parametro considerato, va direttamente ad influire su una precisa caratteristica del vino. La premiazione dei vigneti, che ha riguardato l’annata 2021, si è tenuta domenica 10 aprile durante Vinitaly, nello spazio della Regione Friuli Venezia Giulia. Questo va sottolineato perchè questa manifestazione dimostra di essere oltre che una vetrina diretta per i produttori, anche una impareggiabile divulgatrice di cultura enoica. 

“Un risultato finale – commenta Giovanni Bigot – che è l’apice di un importante percorso di crescita e miglioramento in vigneto, lì proprio dove nasce una grande uva per un eccellente vino. I vigneti premiati hanno la capacità di aumentare il valore di un territorio in termini di qualità e riconoscimento, diventando identificativi di una zona, donando caratteristiche specifiche ai vini che lì nascono. Non solo, i vini da vigneto singolo rappresentano un trend in forte crescita, ecco quindi che la valutazione del vigneto, attraverso parametri specifici, aumenta il valore del prodotto finale ed esalta l’importanza della qualità della materia prima, l’uva”.
Grazie all’eccellenza in questi campi i trentotto vigneti che nel 2021 hanno superato i 90 centesimi sono stati: in Friuli Venezia Giulia il Friulano HribFriulano Dolinca Hrib Merlot de La Castellada, il Friulano Case 25 di Livio Felluga, Tocai Friulano Centralina Cabernet Franc Pietra di Russiz Superiore, Oslavje di Radikon, Sauvignon Lonzano Alto di Sgubin Ferruccio, Sauvignon Zegla di Sturm, Sauvignon Rosazzo Tocai Friulano Buttrio di Le Vigne di Zamò, Ronco Pitotti Sauvignon di Vignai da Duline, Tocai Friulano Braida di La Sclusa, Moscato Vin dal Paron di Ferlat, Friulano Stesa di Il Carpino e Cabernet Sauvignon Narciso di Ronco delle Betulle; in Veneto il vigneto Sant’Anna di Massimago; in Lombardia Chardonnay Calcababbio Sauvignon Calcababbio di Monsupello e Pizzarello Pinot Meunier di Castello di Cigognola; in Piemonte Sorì Ginestra di Conterno Fantino e Barolo Sottocastello di Ca’ Viola; in Emilia Romagna Merlot Ronco e Malvasia Morello di La Tosa; in Toscana Poggiata Rinaldi di Tenuta del Cabreo e Anfiteatro alle Rose di Tenuta di Nozzole; in Umbria i vigneti Sagrantino Maria Cantalupo di Di Filippo, Sauvignon Villa Pace di Cantine Blasi, Vigna Chiusaccia e Vigna Renabianca di Terre Margaritelli; in PugliaLu Piezzu di Masseria Cuturi; in SardegnaIspane Sud PuscedduIspane Tatti/OnaliMurtatí CrobuPardoniga MancaBurdaga Conciadori dell’azienda Bentu Luna. I vigneti premiati in Slovenia sono stati Chardonnay Jordano e Sauvignon Jordano di Marjan Simcic; mentre premiato in Francia il vigneto Champan di Domaine R&P Bouley.
Il vigneto che ha raggiunto il punteggio massimo di 95 punti su 100 è stato il Friulano Hrib dell’azienda La Castellada in Friuli Venezia Giulia, mentre l’azienda con il maggior numero di vigneti è stata Bentu Luna in Sardegna, con cinque vigneti premiati.

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